Oggi 8 Luglio i poliziotti penitenziari dell’Emilia Romagna, Toscana e Marche hanno manifestato innanzi al carcere “La Dozza” di Bologna, nell’ambito di una iniziativa nazionale per i seguenti motivi.
– Sovraffollamento: mancanza di interventi sulla questione;
– Condizioni di lavoro: insostenibili turnazioni, riposi e ferie negati e mancati pagamenti di emolumenti; si chiede l’incremento dei mezzi di trasporto e di strumenti tecnologicamente avanzati; fondi per le missioni e per la manutenzione dei fabbricati;
– Carenza di organico: 5.000 unità a livello nazionale; si chiede un confronto per rivedere le piante organiche; il rientro dei “distaccati”, fatta eccezione di quelli ex art. 7; sblocco “turn-over”; avvio mobilità intercompartimentale per il comparto ministeri.
– Piano carceri: mancato coinvolgimento dei sindacati; piano che è basato esclusivamente sulla costruzione di nuove strutture; mancanza di piano di automazione e di ammodernamento di strumenti di lavoro;
– Relazioni sindacali: ritardato confronto del ministro con le organizzazioni sindacali.
Tali problematiche riguardano anche le carceri dell’Emilia Romagna, in particolare la FP CGIL denuncia:
– Carenza di organico: 600 poliziotti in meno rispetto a quelli previsti;
– Sovraffollamento: oggi sono presenti il doppio dei 2300 detenuti regolamentari previsti, il 31/12/2009 saranno 3000, a causa dell’apertura di nuovi reparti, su cui esprimiamo la totale contrarietà, vista l’assenza di interventi per aumentare il personale. Se la tendenza all’aumento rimarrà quella attuale si può prevedere che i detenuti nella nostra regione saranno oltre 5000 entro il 2011. Se verrà attuato il piano carceri si chiede almeno l’ottimizzazione sull’utilizzo del personale;
– Carichi di lavoro: Oggi in Emilia Romagna il carico di lavoro è il più alto d’Italia, ci sono numerosi ingressi e dimissioni; la FP CGIL chiede interventi sulla questione ingressi ed uscite, con particolare attenzione alle udienze per “direttissime”, per soddisfare le quali è interessato un numero considerevole di personale. E’ evidente che la soluzione del problema ridurrebbe il carico di lavoro per tutti ed in più garantirebbe le visite programmate; si chiede l’introduzione di strumenti tecnologici, atti a sostituire, laddove possibile, i registri in formato cartaceo; si chiede un’equa distribuzione delle aree riservate sul territorio nazionale, ciò consentirebbe di avere la regolarità nella fruizione delle ferie e dei riposi; si chiede un minor numero di detenuti di particolare gestione;
– Pagamenti: in merito allo straordinario si ritiene che le circolari e le norme per il computo dello straordinario siano rispettati.
Il connubio sovraffollamento delle carceri e carenza di personale è esplosivo; per questi motivi la FP CGIL ha promosso unitariamente con gli altri sindacati la manifestazione di oggi che ha visto la partecipazione di centinaia di poliziotti.