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Luca Ghelfi sull’Ordinanza alcolici a Carpi

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pdlEcco la prima ordinanza demagogica della giunta appena insediata. Qui non è ben chiara una cosa: vogliamo colpire certi locali come i call center che raccolgono gente a tutte le ore e spesso sono causa di rumore e disturbo? Allora bisogna cambiare il regolamento comunale per evitare di creare queste situazioni.

Perché altrimenti impedire di bere dalle 22 davanti ai locali del centro di Carpi vuol dire ammazzare le attività che vivono su questo, e impedire loro di lavorare. Fare gruppo davanti ai locali è per i giovani un momento di aggregazione. Giusto controllare che non disturbino troppo, esagerato impedire che dei giovani possano chiacchierare in centro alle 22 del sabato sera.

Se poi questa ordinanza non copre tutto il territorio comunale, allora mi sembra a maggior ragione che sia una mossa draconiana: chi ha un locale in regola può rischiare una multa fino a 10.000 euro se un vicino infastidito segnala che qualcuno sta bevendo e chiacchierando con altre persone.

Ormai non sono più in consiglio comunale, ma da carpigiano che si è sempre occupato della vita politica e sociale della sua città ritengo che questa ordinanza sia un pasticcio, perché per non sembrare una manovra contro “certi” esercizi pubblici, colpisce anche chi alla fine col suo lavoro valorizza certe piazze, certe vie. Vorrei che il sindaco e il vicesindaco ci spieghino qual è la ratio di un’ordinanza così limitativa.

Avv. Luca Ghelfi, PDL