Dalle precedenti urne amministrative è uscito un dato palese, c’è circa un 10% di elettori che non ha dato fiducia ne alla coalizione di centro-destra ne a quella di centro-sinistra.Una aggregazione di questo 10% potrebbe diventare un progetto strategico di ampio respiro che potrebbe dire basta all’autoreferenzialità. Occorre probabilmente fare rete, far crescere il sistema che non è legato ai poteri forti sul territorio. Un progetto di aggregazione tra le formazioni che non si sentono ne schierate con il centro-destra ne con il centro-sinistra potrebbe diventare luogo di confronto a livello territoriale.
Oggi come oggi non ha forse senso guardare i campanili, serve invece un programma condiviso che metta in atto azioni concrete sulle problematiche del paese in primis la sicurezza urbana e la sicurezza del posto di lavoro.
Ne la coalizione di Caselli e ne la coalizione di Pattuzzi ha indicato un programma concreto in grado di formulare risposte ai problemi reali di Sassuolo, infatti i programmi presentano vaste zone d’ombra e lasciano indurre che la classe politica attuale non intende sforzarsi di fare qualcosa concretamente al paese e dargli voce in capitolo.
Adesso , come si apprende sui giornali, le Liste civiche e partiti minori che non rientrano con Pattuzzi e Caselli vengono trattati come se fossimo al “calcio mercato” , pertanto chiediamo il sacrosanto “rispetto” dei voti espressi dai cittadini.
(Piccinini Dott. Ivano della Lista Civica Conto Anch’io a Sassuolo)