
Nel pomeriggio di oggi, martedì 15 aprile, presso il Municipio di Sassuolo si è tenuto un incontro per sviluppare ulteriormente l’interlocuzione relativa ai lavori in programma sul Ponte di Veggia, aventi ad oggetto la completa riqualificazione dell’impalcato superiore, con relativa chiusura completa dello stesso dal 16 giugno al 16 agosto.
Al tavolo di confronto, erano presenti per la prima volta, i rappresentanti di Confindustria ceramica, i Presidenti della Provincia di Reggio Emilia e Modena, Giorgio Zanni e Fabio Braglia, il Sindaco di Sassuolo – Comune capofila – Matteo Mesini, l’Assessore alla Pianificazione e sviluppo del territorio David Zilioli, e l’Architetto Andrea Illari.
Per il Comune di Casalgrande assieme al Sindaco Giuseppe Daviddi erano presenti l’Assessore ad Ambiente ed energia Domenico Vacondio, il Presidente del Consiglio Comunale Luciano Ferrari e il dirigente dell’Ufficio Lavori Pubblici Salvatore d’Amico.
Il meeting si è reso opportuno per spiegare a Confindustria Ceramica l’andamento dei lavori e i tempi di esecuzione degli stessi.
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“Anche nell’incontro di oggi abbiamo ribadito la posizione che l’Amministrazione comunale di Casalgrande ha tenuto a tutti i tavoli allestiti per discutere della riqualificazione del Ponte di Veggia e la sua chiusura completa – ha dichiarato al termine il Sindaco Giuseppe Daviddi -. In particolare abbiamo ribadito una volta di più la nostra preoccupazione nel contenere quel tipo di opere nel tempo previsto di 60 giorni”.
“Richieste precise che riteniamo sia necessario formalizzare ‘nero su bianco’ con l’impresa che dovrà svolgere i lavori – prosegue il Primo cittadino – e che sono contenute nella missiva inviata al Comune di Sassuolo a inizio aprile, che alleghiamo a che mettiamo a disposizione della cittadinanza”.
“Si tratta di un’opera di riqualificazione che creerà un enorme disagio a tutta l’utenza per la complessità e la capillarità di ciò che si andrà a sviluppare su quella struttura. Ecco perché, e la mia posizione in questo non cambia, è fondamentale calcolare e programmare in modo preciso e millimetri i tempi e i modi di ciò che si andrà a compiere. Considerando anche quei possibili imprevisti che potrebbero sorgere, che è necessario mettere in conto e a cui si deve far fronte per restare all’interno di un cronoprogramma che dovrebbe essere definito nei minimi dettagli. Anche arrivando a definire i turni di lavoro in modo tale da poter tenere aperto il cantiere 24 ore al giorno con l’obiettivo, se mai, di terminarlo in anticipo, piuttosto che in ritardo sulla data del 16 agosto”, aggiunge Daviddi.
“Anche oggi, come già in altre occasioni, non abbiamo ricevuto risposte convincenti”, la considerazione del Primo Cittadino.
“Colgo l’occasione per ringraziare in questa sede l’Agenzia della Mobilità di Reggio Emilia per aver accolto le nostre richieste ed aver mantenuto in essere le stesse identiche fermate del trasporto pubblico anche in costanza dei lavori in oggetto, modificando semplicemente gli orari – aggiunge Daviddi -. Cosa che non ha fatto l’omologa Agenzia di Modena, nonostante un sollecito inviato dalla mia Amministrazione tramite lettera, che ha escluso le frazioni di Veggia e Sant’Antonino dai percorsi alternativi disposti per ovviare ai disagi arrecati dalla chiusura del ponte. Una decisione che troviamo irrispettosa delle esigenze dei cittadini residenti delle suddette frazioni”.
“Chiediamo nuovamente scusa a tutti i cittadini che dovranno subire enormi disagi a causa di questi lavori, non più rimandabili – conclude Giuseppe Daviddi -. Il Comune farà tutto ciò che è nelle sue possibilità affinché il cantiere venga portato avanti nel miglior modo possibile, alleviando ove possibile il disturbo a chi percorre un’arteria strategica per tutto il comprensorio ceramico. Resta il forte rammarico che queste preoccupazioni non siano state condivise in modo fattivo dalla controparte”.