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Digitale, Citizen Scienze in Italia, a Bologna i nuovi orizzonti della scienza e della ricerca realizzate col diretto coinvolgimento dei cittadini

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Digitale, Citizen Scienze in Italia, a Bologna i nuovi orizzonti della scienza e della ricerca realizzate col diretto coinvolgimento dei cittadiniNon solo apprendimento ma un vero e proprio motore per lo sviluppo scientifico e la consapevolezza delle comunità. È la ‘scienza dei cittadini’, che ha acquisito un’importanza crescente grazie alla capacità di mobilitarsi intorno a tematiche scientifiche vicine alla vita quotidiana. Con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza del pubblico e stimolare il coinvolgimento di tutti nella salvaguardia dell’ambiente, anche grazie all’accesso pubblico e trasparente alle informazioni scientifiche.

E così cittadini in rete, scuole o associazioni si misurano con monitoraggi sui danni ambientali e la biodiversità, studi di etologia, laboratori con bambini e ragazzi, focus sull’ecosistema delle acque, ricerche sugli stili di vita più sostenibili.
Temi che sono al centro del secondo convegno nazionale sui nuovi orizzonti per la Citizen Science in Italia, in corso a Bologna da oggi a sabato 12 aprile al DAMA Tecnopolo Data Manifattura Emilia-Romagna.
L’appuntamento, organizzato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito delle attività di Agenda Digitale Emilia-Romagna, dal National Biodiversity Future Center e dall’associazione Citizen Science Italia, rappresenta l’occasione per condividere le esperienze e valorizzare i risultati raggiunti.
Considerato il potenziale dei progetti di Citizen Science non solo per la comunità, ma anche ai fini dell’elaborazione di politiche sui temi trattati, l’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna ha avviato l’iniziativa in collaborazione con Art-ER, all’interno della programmazione 2020-2025 della strategia Data Valley Bene Comune.

“Con la Citizen Science- afferma l’assessora regionale all’Agenda digitale, Elena Mazzoni- la ricerca scientifica diventa un fattore di inclusione, partecipazione e ‘democratizzazione’ delle conoscenze. Inoltre, la promozione dei dati aperti risultanti dalla ricerca scientifica e il coinvolgimento attivo delle persone di ogni età, rendono la scienza dei cittadini un’opportunità per sviluppare soluzioni condivise sui temi e le criticità trattati. Da questa visione nasce il progetto ‘Citizer Science’, promosso dalla Regione in collaborazione con Art-ER e il mondo della ricerca, per costruire un quadro di riferimento stabile e accessibile a chi vuole progettare e realizzare attività di scienza partecipativa sul nostro territorio”.

Mazzoni ha poi ricordato il censimento partecipato delle sorgenti naturali dell’Emilia-Romagna promosso dalla Regione, dove volontari di associazioni e attivisti hanno contribuito ad arricchire la banca dati regionale sulle sorgenti naturali.  Successivamente in collaborazione con Art-ER e il mondo della ricerca la Regione ha messo a punto un modello che sta favorendo la nascita di nuove iniziative sul nostro territorio.

Ai lavori, oltre all’assessora Mazzoni, intervengono rappresentanti della Città Metropolitana di Bologna, Università di Parma, Università di Bologna e Hera.

Tra i tanti appuntamenti pubblici, venerdì 11 aprile si terrà il seminario promosso dall’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna, dedicato a buone pratiche e laboratori per avvicinare bambini e ragazzi alla Citizen Science, al fine di far comprendere alle nuove generazioni l’importanza dei dati e la conoscenza delle tematiche di interesse pubblico. A partire dai laboratori Citizer Science in Action promossi da Agenda digitale Emilia-Romagna in collaborazione con le scuole.

Sabato 12 aprile presso l’Orto Botanico dell’Università di Bologna (via Irnerio, 42) si terrà l’evento conclusivo della manifestazione – il Citizen Science Day – in collaborazione con le Università di Bologna e di Parma. Qui il programma della giornata