Nel pomeriggio del 7 aprile 2025 una donna vittima di violenza chiedeva telefonicamente l’intervento dei Carabinieri di Sassuolo e, in evidente stato emotivo di particolare fragilità, segnalava che poco prima il suo ex marito, sottoposto a misura del divieto di avvicinamento nei suoi confronti, l’aveva approcciata in auto mentre si trovava nei pressi della fermata dell’autobus, pronunciando nei suoi confronti una frase ritenuta minacciosa.
Impaurita, la stessa si allontanava a piedi dalla fermata per non rimanere isolata e, nell’incamminarsi, notava ancora l’auto dell’uomo avvicinarla. Riusciva così a avviare la videoregistrazione col suo telefonino, immortalando i movimenti dell’interessato che gesticolava nei confronti della ex moglie, per poi allontanarsi.
Il resoconto dettagliato della donna, suggeriva ai Carabinieri di recarsi immediatamente nella dimora dell’uomo per approfondire gli accertamenti sulla sua condotta. I militari acquisivano altresì i filmati prodotti dalla donna col suo telefono, e ulteriormente quelli delle telecamere di videosorveglianza comunale, ricavando elementi di prova sulla concreta violazione della misura già imposta dal Giudice.
Ricorrendone i presupposti di legge, gli operanti procedevano all’arresto dell’uomo in flagranza differita (ai sensi dell’art. 382 bis del Codice di procedura penale), operato in seguito all’acquisizione di elementi di prova dai quali sono inequivocabilmente emersi sia il fatto reato che il suo autore.
L’indagato è stato condotto nella mattinata odierna innanzi al Giudice del Tribunale di Modena che, in sede di rito direttissimo, convalidava l’arresto rimettendo l’uomo in libertà ma disponendo la trasmissione degli atti al Giudice procedente sulla misura cautelare per le valutazioni di competenza.