Home In evidenza L’Ospedale di Sassuolo compie 20 anni

L’Ospedale di Sassuolo compie 20 anni

# ora in onda #
...............




L’Ospedale di Sassuolo compie 20 anni
Da sx Maletti, Burani, Zironi, Reggiani, Mesini, Ronchetti, Di Tella

Sono passati 20 anni da quando, per l’esattezza il 29 gennaio del 2005, venne inaugurato l’Ospedale di Sassuolo in via Francesco Ruini 2, strada intitolata al medico chirurgo sassolese scomparso nel 1965, padre del cardinale Camillo. Con l’inaugurazione prese avvio un’innovativa gestione per la neonata società ‘mista’ pubblico-privato.

Tecnologicamente avanzato, accogliente, perfettamente integrato con la rete ospedaliera provinciale, l’Ospedale di Sassuolo S.p.A. nacque dalla fusione tra l’ospedale civile – che per 2 secoli fu ospitato nell’ex monastero di S. Chiara – e la casa di cura privata accreditata ‘Villa Fiorita’, oggi sede dei servizi del Distretto Sanitario.

Oltre 40 mila metri quadrati di superficie, 246 posti letto, più di 800 professionisti in servizio per un bacino d’utenza che supera le 120 mila persone nel solo Distretto Ceramico (8 Comuni). Una solida realtà che può contare su 8 sale operatorie, 2 tac, 3 risonanze magnetiche, 3 ambulatori chirurgici, 3 sale endoscopiche e 23 specialità chirurgiche, mediche e assistenziali. Ogni anno, qui, sono garantiti per il Servizio Sanitario circa 17 mila ricoveri, 8 mila operazioni chirurgiche. Oltre a ciò, l’ospedale è dotato di un Pronto Soccorso che gestisce più di 44 mila accessi l’anno e un reparto di ostetricia che ha superato le 1.300 nascite. Sono questi alcuni dati di ciò che è, oggi, l’Ospedale di Sassuolo S.p.A. che, mantenendo una governance autonoma dall’Azienda USL di Modena, è punto di riferimento per i bisogni di salute di tutta l’area Sud della Provincia di Modena, in stretta sinergia coi servizi sanitari territoriali.

Per tutto il 2025, l’Ospedale promuoverà iniziative pubbliche per raccontare una storia che ha contraddistinto la sanità modenese, sempre all’insegna dell’innovazione e della sperimentazione. Saranno allestite 2 mostre, una dedicata alla storia di VolontariArte e una sul primo anno di attività della struttura; sarà pubblicato un libro edito dalla Casa Editrice Incontri con racconti di medici e infermieri e alcuni contributi di scrittori locali; sarà realizzato un docu-film a cura dell’emittente televisiva TRC e verrà organizzato un evento al teatro Carani insieme al Comune, per ripercorrere le vicende, i volti e le tappe di questo percorso, unico nel suo genere. A dicembre, inoltre, sarà promosso un concerto natalizio all’interno dell’ospedale per ‘chiudere’ l’anno di celebrazioni.

Il programma di eventi, in costante aggiornamento, è stato co-finanziato da 20 sponsor e partner che hanno voluto contribuire alla realizzazione delle diverse iniziative e ha ottenuto il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, della Provincia di Modena e del Comune di Sassuolo.

“È un grande onore, per me, poter vivere questo particolare anno di festeggiamenti – spiega il Direttore Generale Dr. Stefano Reggiani. L’Ospedale di Sassuolo, nel quale sono arrivato nel 2021, è da sempre un fiore all’occhiello per il sistema sanitario, tanto che anche da altre Regioni e altre prestigiose realtà sanitarie sono venuti a studiarne il modello organizzativo. Tra le tante specificità di questa azienda, credo che uno dei più importanti valori aggiunti sia la sua considerevole capacità di investimento, anche grazie a profondi e radicati rapporti col tessuto produttivo del Distretto Ceramico, sempre attento e disponibile a finanziare un bene comune importantissimo: la salute. D’altra parte, l’Ospedale di Sassuolo è anche un esempio in ambito di efficienza delle risorse. E, al suo interno, è molto forte il senso di appartenenza delle persone. Sia da parte degli operatori sanitari che dei singoli cittadini. Anche per questo crediamo sia doveroso, oltre che emozionante, restituire in questa occasione un percorso condiviso di eventi e iniziative che valorizzino al meglio l’unicità di Sassuolo. Il suo passato, certo, ma anche il suo presente e il suo prossimo futuro”.

LA STORIA DELL’OSPEDALE DI SASSUOLO S.P.A.

La società “Ospedale di Sassuolo S.p.A.” viene fondata nel 2002. La compagine sociale è così composta, da Statuto: il 51% delle azioni è di proprietà dell’Azienda USL di Modena, il 49% è di proprietà di “To Life Spa”, di cui fanno parte 18 soci, tra i quali anche Vittorio Fini, Bper e Villa Rosa. L’avvio delle attività per la gestione del nuovo ospedale, di proprietà dell’Azienda USL, viene autorizzata dalla Regione Emilia-Romagna come sperimentazione gestionale e il trasferimento dei servizi del vecchio ospedale e di Villa Fiorita si compie nel corso del 2005, dopo l’inaugurazione del nuovo plesso in via Ruini avvenuta a gennaio dello stesso anno. Nel 2009 la Regione conferma positivamente la gestione ‘mista’, con una delibera di Giunta. Nel 2012, poi, la quota privata ridisegna il proprio assetto e diventa “Atrikè Spa”. Al suo interno restano: Coop Estense, Bper, Sofinco e Piero Ferrari. Col passaggio definitivo delle quote della società Atriké, avvenuto il 26 maggio 2022, l’Azienda USL di Modena è diventata il socio unico dell’Ospedale di Sassuolo S.p.A.

CHI C’ERA… NEL 2005?

Una nota storica, una curiosità… Nel 2005, al momento inaugurale, insieme a molte altre autorità, erano presenti anche:

  • Giorgio Mazzi, Direttore Sanitario dell’Azienda USL di Modena
  • Roberto Rubbiani, Direttore Generale dell’Azienda USL di Modena
  • Antonio Guidi, Sottosegretario Ministero della Salute
  • Graziano Pattuzzi, Sindaco di Sassuolo
  • Emilio Sabattini, Presidente della Provincia di Modena
  • Vittorio Fini, Presidente ‘To Life SpA’
  • Roberto Ferrari, Presidente Ospedale di Sassuolo SpA
  • Giovanni Bissoni, Assessore regionale alla sanità Emilia-Romagna
  • Vasco Errani, Presidente Regione Emilia-Romagna
  • Adriano Caprioli, Vescovo di Reggio Emilia e Guastalla

 

“I primi vent’anni dell’Ospedale di Sassuolo – sottolinea Luigi Zironi, Sindaco di Maranello e Consigliere della Provincia di Modena – rappresentano una storia che merita di essere raccontata: per il coraggio con cui, nel 2005, è stata intrapresa questa avventura, puntando inizialmente su una gestione ‘mista’ condivisa tra pubblico e privato, e per l’efficienza raggiunta negli anni da questa struttura, perfettamente inserita nella rete sanitaria modenese e regionale. Una ricorrenza come quella di oggi rappresenta un ulteriore stimolo ad affrontare assieme le sfide che ci aspettano con ancora più energia, innanzitutto sullo sviluppo di servizi sempre più capillari sui territori”.