“Il 28 gennaio 2015 veniva presentato pubblicamente il testo di una petizione popolare, rivolta alla Commissione Europea, contro la realizzazione di una nuova autostrada Campogalliano Sassuolo non necessaria, perché il Distretto della Ceramica era già servito da una super strada Modena-Fiorano-Sassuolo, perché estremamente impattante per il consumo e impermeabilizzazione del suolo, per l’inquinamento dell’aria, per l’incentivazione all’uso di combustibili fossili causa principale dei disastrosi danni climatici in corso, non corrispondente agli indirizzi dell’Unione Europea che sollecitano l’uso del ferro e non della gomma per i trasporti a media e lunga distanza.
Vennero raccolte oltre 3000 firme spedite come petizione popolare alla Commissione Europea, denunciando che la infrastruttura sarebbe stata realizzata con trattativa diretta ad Autostrada Campogalliano Sassuolo spa, partecipata al 51% da Autobrennero spa, quando una direttiva europea lo vietava, essendo la Società partecipata anche da soci privati.
II Commissario europeo rispondeva che era certo che il Governo italiano non avrebbe proseguito per quella strada, altrimenti sarebbe intervenuto. La Società AutoCS ha abbandonato quella strada, e questa vittoria è stato anche un po’ merito nostro. Una volta ottenuta l’approvazione del progetto esecutivo (2019), la società invece di iniziare i lavori che per contratto di concessione doveva finire entro 4 anni (2024), ha deciso di chiedere la sospensione dei termini chiedendo la modifica del piano economico finanziario. A tutt’oggi i lavori della Bretella sono fermi, su richiesta del Concessionario e non per motivi burocratici. Prova evidente che l’opera non è né urgente, né prioritaria, ma semplicemente inutile, costosa, dannosa. In questi anni abbiamo fatto incontri pubblici, denunce e ricorsi, dialogato con le istituzioni e le forze politiche e soprattutto elaborato un pacchetto di proposte infrastrutturali alternativi alla Bretella Campogalliano Sassuolo chiamate “la vera cura del ferro”. Ora siamo di fronte ad una nuova fase, molto impegnativa, che comporta l’impegno di tutti noi, Il Ministero dei Trasporti il 31 dicembre ha pubblicato il bando europeo per il rinnovo della Concessione della A22 per 50 anni ed un progetto di finanza per 10.2 miliardi di € di lavori lungo il Corridoio del Brennero, con diritto di prelazione. In questo pacchetto non sono comprese né la Bretella CS, né la Cispadana Autostradale, perché già concessionate e finanziate. Questa operazione è stata però vista favorevolmente dai sostenitori di queste opere perché pensano che si siano create le condizioni favorevoli perché Autobrennero spa si aggiudichi la nuova Concessione, e che questo, essendo l’unico vero interesse in campo possa sbloccare la situazione ed avviare i lavori. Staremo a vedere, intanto stiamo pensando a fare un ricorso alla Corte di Giustizia Europea contro il Bando del Ministero perché potrebbe violare il principio europeo di libera concorrenza.
A dieci anni da quando ci siamo costituiti, continuiamo quindi il nostro impegno contro un’infrastruttura superata e inutile dal punto di vista trasportistico e fortemente impattante per il territorio e la qualità dell’aria e per un sistema della mobilità più sostenibile e utile per la comunità provinciale”.
(Comitato No Bretella Si Mobilità Sostenibile)