Nella seduta odierna della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria – CTSS della provincia di Modena sono stati presentati per l’espressione di parere, ed approvati all’unanimità da tutti i Sindaci con la sola astensione di Mirandola, i bilanci consuntivi 2023 dell’Azienda USL e dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena. Bilanci che chiudono in pareggio, pur riflettendo la situazione difficile in cui versa la sanità pubblica a livello nazionale, e che anche per l’anno di riferimento devono fare i conti con elevati tassi inflattivi e costi energetici oltre che il persistere di costi di gestione Covid, anche se in peso minore rispetto al precedente esercizio.
In apertura il Presidente della CTSS ha sottolineato come i Sindaci dei comuni della provincia siano consapevoli delle difficoltà e si siano fatti portavoce delle richieste al Governo di incremento delle risorse da destinare alla sanità. Occorre ora farsi carico delle responsabilità evitando speculazioni: unanime il ringraziamento alle Direzioni generali e a tutto il personale sanitario, tecnico e amministrativo per il grande impegno, non solo nel pieno della pandemia Covid ma che prosegue tutt’oggi e che consente di garantire una risposta importante per la salute dei cittadini.
Prima della presentazione dei bilanci 2023, la Direttrice Generale dell’Azienda USL di Modena Anna Maria Petrini ha ripercorso le dinamiche economiche degli ultimi due anni, 2022-2023, sottolineando gli aspetti tecnici che sono simili a quelli di tutte le altre aziende sanitarie; l’impatto del Covid nel 2022 è ancora molto importante e in riduzione nell’anno 2023; inoltre pesano i costi delle spese energetiche, arrivati nel 2022 a un incremento del 200% rispetto agli anni precedenti, a cui si aggiunge un tasso inflattivo medio dell’8% con punte del 12%. La risposta dell’Azienda è stata da un lato continuare a garantire l’assistenza e la prossimità al cittadino utilizzando tutti gli strumenti a disposizione, anche organizzativi, e dall’altro ripartire con l’offerta sanitaria sia ospedaliera che territoriale.
Nel 2023 le dinamiche sono state simili e il bilancio si chiude in pareggio. Per quanto riguarda l’AUSL, a fronte di un disavanzo ipotizzato a bilancio preventivo di 98 milioni di euro, legato alla mancata conoscenza sia dell’entità del riparto nazionale (che, negli ultimi due anni, è arrivato a fine esercizio) sia quindi delle complete assegnazioni regionali, l’esercizio 2023 chiude in equilibrio, per la precisione con un utile di 12mila euro: tra gli elementi positivi, l’incremento del valore della produzione (+2,6%, pari a +38 milioni di euro), prioritariamente legato ai finanziamenti regionali assegnati a quota capitaria, che registrano una rivalutazione in base al “peso” della popolazione residente. Minori le uscite per spese energetiche – comunque raddoppiate rispetto al 2021 -, con la riduzione del delta tra costi e contributi a copertura rispetto all’anno precedente. In risposta alla crescente domanda di prestazioni da parte della popolazione si è rafforzata la produzione dell’attività chirurgica (+1146 interventi chirurgici pari al +7% e +474 interventi ambulatoriali, pari a +8,3%) e di quella specialistica (quasi 20mila in più tra visite e diagnostica, +2.2%), così come l’assistenza sulla rete territoriale. Sono 35 i punti di infermieristica di Comunità attivati (+50% dei pazienti in carico), tutte attive le COT (150 contatti al giorno e 1000 a settimana) e l’assistenza domiciliare è stata innalzata alle h12 7giorni su 7, supportata da un triage telefonico sempre disponibile per pazienti e familiari.
Il bilancio, illustrato ai Sindaci dal Direttore Amministrativo Ausl Stefano Carlini, mette in evidenza l’impegno aziendale nel miglioramento dell’offerta di servizi, per fornire risposte sempre più adeguate ai bisogni di salute dei cittadini, sia in termini di percorsi sia di strutture. Nel corso del 2023 è infatti proseguita la programmazione aziendale per gli investimenti strutturali e tecnologici, grazie alle diverse fonti di finanziamento, incluso il PNRR. Lo stesso impegno riguarda il reclutamento di personale medico, soprattutto nelle aree più critiche, e del comparto. Riguardo ai costi, il bilancio economico centra gli obiettivi assegnati dalla Regione con riferimento ai fattori produttivi a maggiore assorbimento di risorse, quali la farmaceutica, i dispositivi medici e il personale. Le aziende sanitarie hanno lavorato coinvolgendo i professionisti (Medici di medicina generale e specialisti ospedalieri) con l’obiettivo di un uso appropriato dei farmaci, mettendo in campo costanti azioni di monitoraggio con una particolare attenzione sia all’andamento dei costi che all’appropriatezza prescrittiva. Le maggiori uscite 2023, derivanti tra l’altro dall’incremento dei costi di farmaci, servizi per mobilità sanitaria e per l’assistenza ai pazienti del servizio psichiatrico – cui si aggiungono le ricadute determinate dal tasso inflattivo che incide su costi di supporto tecnico logistico, manutenzioni e oneri finanziari sui mutui in essere – sono compensate dalle maggiori entrate dai finanziamenti regionali e anche in parte da una riduzione rispetto al 2022 dei costi energetici e dal superamento di alcune attività legate alla gestione del Covid (ad esempio Usca, punti vaccinali e contratti di lavoro atipico).
In apertura della presentazione del bilancio dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, il Direttore Generale Claudio Vagnini ha evidenziato alcune difficoltà generali riguardanti l’accesso a Medicina con test d’ingresso e i numeri insufficienti per l’accesso alle lauree in Scienze Infermieristiche, un livello retributivo da rivedere rispetto a quello medio europeo, la riduzione del finanziamento delle aziende. In parallelo, ha ricordato quanto sia importante l’incremento della mobilità attiva di pazienti legata all’AOU di Modena e il rapporto attualmente attivo tra sanità e volontariato, in particolar modo in chiave di umanizzazione delle cure.
I dati di bilancio, illustrati dal Direttore Amministrativo Lorenzo Broccoli, presentano dinamiche simili a quelle dell’AUSL. Il 2022 si è chiuso con una perdita di 4 milioni e 844mila euro ripianata in tempi pressoché immediati dalla Regione che ha quindi garantito il pareggio sostanziale. Anche nel 2023 la chiusura è in sostanziale pareggio, con un utile relativo di circa 20mila euro. Rispetto all’esercizio 2023 la Regione Emilia-Romagna ha proceduto allocando risorse sul livello centrale per poi successivamente spostarle sulle aziende: questo spiega una significativa perdita stimata nella previsione che per AOU di Modena si attestava a 51 milioni e 27mila euro. In corso di esercizio sono poi sopraggiunte una serie di assegnazioni caratterizzate da contributi per maggiori costi energetici di sei milioni 917mila euro, al rimborso di payback sui dispositivi medici e per il superamento del tetto della spesa medica farmaceutica ospedaliera pari a 13 milioni 772mila e infine un concorso all’equilibrio economico finanziario di circa 30,5 milioni per un totale di un’assegnazione di 51 milioni e 165mila euro.
L’AOU ha registrato lo scorso anno un incremento di mobilità infraregionale per 614mila euro e per un milione 600mila euro a livello extraregionale. Il 2023 si conferma quindi un anno di ripresa dell’attività produttiva che supera la fase calante della pandemia, con un’attività che sta eguagliando – e in determinati ambiti superando – quella del 2019 e quindi del pre Covid. I ricavi nel 2023 registrano un incremento legato all’aumento di attività di degenza con introiti per più sette milioni 970mila (+3,7% rispetto all’anno precedente), con un importante aumento sull’Ospedale Civile di Baggiovara. In ambito costi, i tre principali ambiti su cui si sono concentrati gli obiettivi di budget sono l’acquisto di farmaci e dispositivi medici, l’attività aggiuntiva acquistata dai propri professionisti e il costo del personale dipendente e atipico. A chiusura del 2023 si è registrato un incremento di spesa di un milione 960mila per il personale. È stata ridotta di 200mila euro la spesa sul personale interinale e di 860mila euro per l’acquisto di prestazioni sanitarie da privati, grazie anche al ritorno alle condizioni pre-Covid.
Al termine, dopo alcuni interventi dei Comuni (Carpi e Vignola), in cui a fronte del permanere di preoccupazioni rispetto alla situazione del Servizio sanitario nazionale è stato espresso il pieno sostegno all’operato delle Direzioni aziendali e il ringraziamento ai professionisti che vi operano, i bilanci sono stati approvati all’unanimità con la sola astensione del Comune di Mirandola.
DG AUSL: SUPERATA LA VERIFICA DI METÀ MANDATO, RELAZIONE APPROVATA DAI SINDACI
In occasione della Conferenza territoriale sociale e sanitaria della Provincia di Modena che si è tenuta giovedì 9 maggio la DG Ausl Anna Maria Petrini ha presentato la relazione di metà mandato, come previsto dalle norme regionali che definiscono molteplici indicatori per misurare l’operato dei Direttori generali. Una relazione poi approvata all’unanimità con giudizio positivo sull’operato della Direttrice da parte di tutti i Sindaci presenti, con la sola astensione di Mirandola.
Nel suo intervento Petrini ha illustrato le progettualità e attività realizzate nel periodo di mandato che va da giugno 2022 a maggio 2024, quale sintesi della relazione sui risultati conseguiti nel periodo; ai sindaci è stata poi inviata una relazione sintetica, predisposta secondo lo schema definito dall’Assessorato Regionale Politiche per la Salute.
Due le priorità che hanno guidato la programmazione: l’integrazione interaziendale e territoriale, con il lavoro su tutte le reti clinico-assistenziali, e la prossimità, con la costruzione di una nuova organizzazione sull’intera provincia, grazie al coinvolgimento di tutti gli attori, dai professionisti delle aziende ai medici di medicina generale, dalle amministrazioni locali fino al Terzo settore, con la promozione di una programmazione partecipata nell’ambito dei Comitati consultivi misti e del volontariato.
Tra gli obiettivi di salute e di promozione della qualità assistenziale vi sono il consolidamento dell’assistenza ospedaliera, il riordino dell’assistenza primaria con lo sviluppo delle Case della comunità, l’integrazione ospedale-territorio e il rafforzamento della presa in carico e dei percorsi di continuità assistenziale. Le attività in questi campi sono state orientate al miglioramento dell’integrazione provinciale su più ambiti tra cui emergenza urgenza, rete oncoematologica, attività laboratoristiche, percorso nascita e IVG, accoglienza e assistenza a donne e minori vittime violenza e abuso, budget di salute in ambito sociosanitario e salute mentale.
La revisione dell’organizzazione delle principali reti assistenziali è stato obiettivo prioritario, con 15 reti cliniche e 9 progetti organizzativi formalizzati e condivisi delle aziende sanitarie provinciali. Altri obiettivi sono legati alla facilitazione all’accesso appropriato alle prestazioni di ricovero e ambulatoriali: si è realizzato il recupero della attività sospese/ridotte durante la pandemia, il miglioramento della presa in carico della cronicità anche con l’utilizzo di strumenti di telemedicina; si è lavorato inoltre per un utilizzo congiunto di tutte le tecnologie pesanti (RM e TC) presenti in provincia. È infine in corso di definizione il piano straordinario della specialistica ambulatoriale in collaborazione con AOU e Sassuolo SpA che vedrà il potenziamento dell’offerta di prestazioni ambulatoriali su base provinciale (visite e diagnostica strumentale).
Diverse le attività di prevenzione e promozione della salute realizzate; quanto al governo degli interventi in ambito ospedaliero, specialistico e farmaceutico (in termini di domanda e appropriatezza), ci si è concentrati in particolare sul settore farmaceutico e sul consolidamento del percorso nascita attraverso il potenziamento dell’offerta territoriale. In termini di equità realizzati il primo Bilancio di genere e i percorsi di health equity audit; è stato istituito il Board Aziendale e la rete dei referenti per la Sicurezza delle Cure e la Gestione del Rischio. Per l’integrazione sociosanitaria si è lavorato ai progetti del fondo per la non autosufficienza e al consolidamento dei rapporti con il Terzo settore.
Tra gli obiettivi di sostenibilità e governo dei servizi vi è il rispetto dell’equilibrio economico-finanziario: se per l’esercizio 2022 la Regione Emilia-Romagna, dando conto del raggiungimento dell’obiettivo per le Aziende della Regione, ha assicurato la copertura integrale per la chiusura in pareggio, per quanto riguarda il 2023 il risultato economico è positivo, non solo in virtù di risorse regionali ma anche per l’efficientamento delle spese finalizzato a mitigare gli effetti dell’inflazione, dei costi energetici e dell’entrata in vigore del nuovo CCNL del personale del comparto. I pagamenti sono stati effettuati entro i 60 giorni previsti con un indice di tempestività progressivamente in miglioramento; l’adesione alle convenzioni e agli acquisti su piattaforme centralizzate (Consip, Intercenter) si attesta all’80% (target regionale >59%). Sono state predisposte tutte le attività legate al PNRR necessarie a promuovere la costituzione di strutture intermedie, reti di prossimità e domiciliarità, di ammodernare il parco tecnologico, di avviare la digitalizzazione dei processi clinici, con il rispetto di target e milestone previsti per le differenti linee di finanziamento.
Uno dei criteri di valutazione riguarda il percorso di progettazione del Nuovo Ospedale di Carpi che prosegue come da cronoprogramma, così come gli interventi sui PS e terapie subintensive e gli investimenti in tecnologie biomediche. Gli anni 2022-2023 sono stati caratterizzati principalmente dai rinnovi di tecnologie oltre i 8-9 anni di vita per circa 900.000 euro annui, che si aggiungono alle risorse per le tecnologie di PS. Inoltre da fine 2023 a inizio 2024 sono state acquisite le tecnologie per i 5 CAU. Nel 2023-24 anche le acquisizioni per realizzare l’adeguamento tecnologico previsto dai fondi PNRR per circa 8 milioni di euro, le cui attività continueranno fino al 2025.
Sul governo delle risorse umane si è proceduto ad una gestione attiva del costo del lavoro garantendo la complessiva sostenibilità economica entro il perimetro degli obiettivi di spesa assegnati. Si è lavorato per la valorizzazione del capitale umano e per la promozione delle migliori pratiche in termini di trasparenza e di audit interni, così come all’attuazione di tutte le disposizioni nazionali e regionali in materia di contrasto ai fenomeni corruttivi. È stato istituito il “Board Scientifico per la Formazione, Ricerca e Innovazione” per valutare progetti aziendali di ricerca e innovazione clinico-organizzativa.
Al termine della presentazione dei principali punti il voto positivo sull’operato della Direttrice con l’espressione da parte del Presidente Ctss del pieno sostegno a nome dei Sindaci.