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In Florim Gallery si é parlato dei “Disturbi della condotta alimentare nell’epoca dei social media”

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In Florim Gallery si é parlato dei “Disturbi della condotta alimentare nell’epoca dei social media”Giovedì 14 marzo in Florim Gallery si è svolto il primo appuntamento del calendario 2024 degli “Incontri della salute” gli eventi gratuiti promossi da Florim, Ospedale di Sassuolo e Azienda USL di Modena con l’obiettivo di accrescere nelle persone del territorio la cultura della prevenzione e dei sani stili di vita.

L’appuntamento si è svolto in concomitanza con la Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla – l’iniziativa contro i disturbi del comportamento alimentare: un problema di salute pubblica che solo in Italia colpisce oltre 3 milioni di persone, di cui 2,3 milioni sono adolescenti. La patologia è un tema rilevante per l’esordio sempre più precoce e per la crescente diffusione nella società.

L’intervento dei relatori, moderati dalla dott.ssa Marcella Camellini (Coordinatore delle attività formative presso il Centro Salute e Formazione, Medico dell’U.O. di Cardiologia – Ospedale di Sassuolo S.p.A.) ha messo in luce quanto l’insorgenza di questa problematica sia legata ai condizionamenti dei messaggi mediatici a livello sociale.

“Risulta infatti significativo – ha spiegato la dott.ssa Camellini – che tali patologie siano sviluppate maggiormente in Paesi industrializzati dove l’ideale di magrezza è uno standard di bellezza creato dai media e dai social network. Da decenni la società occidentale insiste su forma e dimensioni del corpo rispetto al suo benessere, trovandone la massima espressione nella cultura della dieta”.

Anche la dott.ssa Roberta Covezzi (psichiatra Responsabile Programma DCA Azienda USL di Modena) e la dott.ssa Silvia Bellei (dietista, Programma DCA Azienda USL di Modena) insistono su questo tema: “L’uso eccessivo dei social network tende ad influenzare la percezione del singolo che può sfociare nell’aspirazione di un ideale fisico che promuove l’insorgenza o la persistenza di un disturbo della condotta alimentare. Fondamentale riuscire a mantenere un dialogo attivo per educare scuola e famiglia ad intercettare da subito i segnali ed evitare una condotta alimentare scorretta, aiutando i ragazzi a costruire una loro identità, indipendente dai modelli che si trovano sul web”.