“Bene le risorse annunciate dal Governo. Ulteriori e vitali finanziamenti possono e devono arrivare dall’aumento degli indennizzi a ettaro, tramite un incremento delle percentuali sul fondo nazionale gestito tramite AgriCat e occorre aumentare l’intensità degli aiuti previsti sempre attraverso AgriCat, che eroga l’apposito fondo degli agricoltori per le calamità naturali. Così si può garantire la liquidità necessaria per fare ripartire le imprese e sostenere il reddito”.
Questo, in sintesi, quanto comunicato al ministro Lollobrigida dall’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, sulle risorse annunciate per gli indennizzi alle mancate produzioni di pere, settore che è stato duramente colpito dalle gelate dell’aprile scorso.
“Grazie a chi ha lavorato per questo risultato- aggiunge l’assessore-. Appena sapremo come il Governo intende erogare i fondi agli agricoltori, coordineremo il provvedimento incrementando le risorse anche con fondi nostri già previsti nel bilancio regionale 2024”.
La Regione ha chiesto al ministero dell’Agricoltura di aumentare ulteriormente, in modo significativo e in tempi rapidi, le risorse a disposizione dei settori frutticoli colpiti dalle gelate del 2023, attraverso semplici modifiche alle erogazioni del fondo nazionale di 350 milioni di euro finanziato dagli agricoltori ed erogato attraverso AgriCat. Si tratta di un Fondo già attivo che ha proprio l’obiettivo di sostenere gli agricoltori colpiti dagli eventi catastrofali, tra i quali rientrano anche le gelate tardive che hanno colpito gli impianti frutticoli nella primavera 2023, e che da gennaio 2024 risponderà per gli eventi dell’anno appena concluso.
“In questi giorni- continua Mammi- ho scritto al ministro Lollobrigida affinché intervenga con un decreto per aumentare l’intensità di aiuto a ettaro, portando il contributo previsto da AgriCat a cifre ben più rilevanti di quelle oggi previste. Siamo alla fine dell’anno e il Fondo potrebbe non essere utilizzato tutto: quindi ho proposto al ministro di dedicare maggiori risorse ai settori frutticoli, a partire dalle pere, colpite dalle gelate e dalle altre calamità, per ristorare gli agricoltori danneggiati avvicinandoci ai fondi stanziati nel 2020 e nel 2021 per la cimice asiatica e per i danni da gelo. Quando, ricordo, arrivarono solo in Emilia-Romagna quasi 150 milioni di euro. Oggi per le gelate sono previsti indennizzi troppo bassi per ettaro di frutteto, risarcimenti che non tengono conto del reale valore di mercato e dei costi di produzione. Basterebbe incrementare questo valore e aiuteremmo in modo decisivo i frutticoltori”.
La Regione a partire dal 2024 è pronta inoltre a presentare un pacchetto di risorse tramite lo Sviluppo Rurale per 70 milioni di euro destinato ai rinnovi degli impianti produttivi e varietali. L’aiuto che può arrivare fino al 60% dell’investimento, servirà a costruire frutteti, con nuove varietà produttive e capaci di resistere maggiormente ai cambiamenti climatici, con tecnologie di protezione antibrina e reti efficaci contro le avversità.
“Abbiamo un piano di rilancio investimenti per l’ortofrutta – chiude Mammi – ma se nel frattempo non creiamo le condizioni per sostenere il reddito delle imprese con liquidità immediata, non possiamo confidare nel fatto che poi i nostri agricoltori siano in grado di investire e ripartire con la produzione. E’ per questa ragione che risulta fondamentale innalzare l’intensità di aiuto attraverso AgriCat”.