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Sbarca in Cina la sanità dell’Emilia-Romagna

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Sbarca in Cina la sanità dell’Emilia-RomagnaLa sanità pubblica dell’Emilia-Romagna vola in Cina per un accordo di collaborazione scientifica. Unica rappresentanza straniera invitata alle celebrazioni dei 110 anni del First Hospital of Harbin Medical University – il più grande ospedale nella Provincia di Heilongjiang, con oltre 4 mila posti letto e un migliaio circa di professionisti sanitari – la delegazione che nei giorni scorsi si è recata in Cina era rappresentata da Paolo Bordon, direttore generale Azienda Usl di Bologna, Gianni Casella, direttore Cardiologia Ospedale Maggiore e Diego Mazzatenta, responsabile Neurochirurgia Ipofisi sempre dell’Ospedale Maggiore.

La trasferta cinese dell’Azienda Usl di Bologna, scelta da Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere) per rappresentare la sanità pubblica italiana, ha portato alla sottoscrizione di un accordo di collaborazione scientifica con l’Ospedale di Harbin focalizzato sulle discipline di Cardiologia, con particolare attenzione alla Cardiologia Interventistica, e di Neurologia. Già avviati i contatti tra le équipe bolognesi e quelle cinesi, interessate anche alla dimensione complessiva dell’Ospedale Maggiore, sede di Trauma Center. Scambi di casistica e di esperienze chirurgiche e cliniche, ma anche la possibilità per i medici cinesi di effettuare tirocini al Maggiore i principali contenuti dell’intesa.

“L’accordo di collaborazione – commenta l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- è un riconoscimento importante per l’Azienda Usl di Bologna, per i suoi professionisti ma anche per l’intero sistema sanitario dell’Emilia-Romagna. Ancora una volta la nostra regione è pronta a mettere a disposizione il proprio patrimonio di conoscenze e competenze e a tenere alto il nome della sanità pubblica”.

Durante la trasferta cinese, Bordon, Casella e Mazzatenta hanno incontrato a Pechino l’ambasciatore italiano in Cina, Massimo Ambrosetti, visitando successivamente il People’s Hospital a Wuxi, non lontano da Shanghai, e il Weikang Hospital di Shenyang, nel nord est del Paese.

“Abbiamo accolto con piacere – commenta Paolo Bordon – l’invito di Fiaso a rappresentare la sanità Italiana, in particolare quella emiliano-romagnola. L’accordo che abbiamo sottoscritto con il First Hospital di Harbin ci vede impegnati nel favorire, attraverso la condivisione delle nostre pratiche cliniche e delle conoscenze scientifiche, la collaborazione tra professionisti, nello specifico in Cardiologia e Neurochirurgia, e siamo pronti ad accogliere al Maggiore i medici cinesi”.