Home Ambiente Transizione ecologica nel distretto: “Serve la sostenibilità sociale”

Transizione ecologica nel distretto: “Serve la sostenibilità sociale”

# ora in onda #
...............




Transizione ecologica nel distretto: “Serve la sostenibilità sociale”Il tavolo organizzato sabato scorso a Sassuolo da Italia del Futuro, insieme alle parti sociali (Cigl, Cisl), Confapi e Legambiente, mette d’accordo tutti su un punto: non ci può essere una transizione ecologica senza la sostenibilità sociale. “La piramide vede alla base l’occupazione e la sostenibilità sociale e al vertice quella ecologica, la più importante, ma non realizzabile senza la garanzia per lavoratori e imprese di una conversione accompagnata, spiega Lapo Secciani, coordinatore di Confapi per l’area vasta che comprende il distretto ceramico”.

Le sigle sindacali presenti, rappresentate da Cesare Pizzolla (Cgil) e Alessandro Bonfatti (Cisl) concordano dell’evoluzione negativa che il mercato del lavoro ha avuto negli ultimi 15 anni, frutto di politiche industriali deboli e di misure come il Jobs Act che hanno destabilizzato ulteriormente le sicurezze economiche dei lavoratori.

“Il tema salariale è centrale, spiega Pizzolla, ridare potere d’acquisto alle famiglie, significa potenziare nuovamente il mercato interno. La nostra provincia era tra i maggiori produttori di autobus in Europa, ora che necessitiamo di cambiarne molti, non abbiamo più le aziende produttrici, questo è un esempio di come le politiche industriali non siano incentrate sull’occupazione e sulle necessità del territorio”.

Marco Modena, rappresentante di Legambiente nel Distretto, concorda su alcuni punti: “Un territorio inquinato come il nostro deve migliorare fortemente sul piano ecologico e ridurre le emissioni, credo nella catena che potrà unire imprese, sindacati e lavoratori”.

Le conclusioni del Presidente d’Italia del Futuro Davide Nostrini, che guarda con concretezza al cambiamento in atto: “Il nostro territorio è fortemente manifatturiero, convertire la produzione è più complesso di convertire dei servizi, richiede risorse, formazione dei lavoratori e nuove strategie produttive. La transizione ecologica non può creare ulteriori poveri o diseguaglianze, migliorare l’ambiente è un obiettivo fondamentale, ma come giungeremo ad esso, decreterà un successo ambientale e una rinascita sociale o una pesante disfatta”.