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Dieci anni dal sisma. Una giornata per dire grazie alla Protezione civile dell’Emilia-Romagna: volontari e operatori, provenienti da tutta la regione, riuniti oggi a Bologna

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Dieci anni dal sisma. Una giornata per dire grazie alla Protezione civile dell’Emilia-Romagna: volontari e operatori, provenienti da tutta la regione, riuniti oggi a Bologna

Una giornata per ricordare e guardare avanti. Dieci anni dopo il sisma che ha colpito l’Emilia, circa 600 tra volontari e operatori, provenienti da tutta la regione, si sono ritrovati oggi a Bologna per partecipare all’iniziativa dedicata al sistema di Protezione civile per ringraziare dell’impegno profuso a fianco delle istituzioni e delle comunità in questi anni.

Un’iniziativa, “A dieci anni dal sisma, un nuovo patto per il futuro”, organizzata da Regione e Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile dell’Emilia-Romagna insieme al Centro Servizi Regionale Protezione civile. All’evento sono intervenuti il sottosegretario alla presidenza della Giunta, Davide Baruffi e l’assessore regionale alla Protezione civile, Irene Priolo.

“Voglio dire il mio ‘grazie’, forte e chiaro, a tutti voi che siete qui, oggi- ha detto Priolo-. Grazie perché non vi siete mai tirati indietro, di fronte a nessuna emergenza. Dal sisma, che ha colpito i nostri territori dieci anni fa, fino ai devastanti effetti del maltempo nelle Marche, passando per l’emergenza Covid e quella legata alla guerra in Ucraina: siete linfa vitale per la comunità emiliano-romagnola, uno dei volti migliori della partecipazione e della solidarietà”. “A nome mio, della Giunta e del presidente Bonaccini- ha concluso l’assessore- vi giunga il ringraziamento più sentito. Ora avanti a lavorare insieme, per rendere l’intero sistema sempre più integrato, efficace ed efficiente”.

Negli spazi del Dumbo, Distretto urbano multifunzionale si sono ritrovati tanti protagonisti: da chi era in prima linea nei giorni del sisma a tutti i volontari, vecchi e nuovi, che hanno operato in occasione delle varie calamità che hanno colpito il territorio. Emergenze legate al cambiamento climatico, nella lotta al Covid-19, fino alle più recenti missioni per il sostegno ai profughi ucraini e agli alluvionati delle Marche. Una presenza, quella dei volontari, che non è mai venuta a mancare e che in questi dieci anni ha visto l’impegno di oltre 70mila persone in 19 emergenze che hanno interessato l’Emilia-Romagna e 4 l’intero Paese o altre regioni.

Per il Dipartimento nazionale di Protezione civile ha partecipato Natale Mazzei. Presenti anche il prefetto di Bologna, Attilio Visconti, l’assessore alla protezione civile del comune di Bologna, Simone Borsari, Antonio Scavuzzo, presidente del Comitato regionale di coordinamento del volontariato, e Rita Nicolini, direttore dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile. Ospite dell’iniziativa, l’attore Paolo Cevoli.

Nel corso della giornata si sono alternati momenti con interventi, video, relazioni e collegamenti online per dare conto delle tante attività, del lavoro quotidiano dei volontari per essere sempre pronti ad affrontare le emergenze e garantire la sicurezza delle persone, delle nuove sfide che attendono il sistema del volontariato.

A cura dei Coordinamenti provinciali e dell’Agenzia, sono state presentate le migliori esperienze realizzate in Emilia-Romagna con focus sulla sicurezza idraulica, l’antincendio boschivo, la logistica, il supporto ai profughi ucraini.

Infine, è stato dato l’avvio a “Io Non Rischio”, la campagna nazionale sulle buone pratiche di protezione civile con saluti e collegamento da Forlì, Modena, Piacenza, Ravenna, quattro delle 38 piazze dell’Emilia-Romagna sede dell’iniziativa, che vedono all’opera circa 350 volontari di 48 diverse associazioni.  Domani, alla presenza dell’assessore Priolo e del capo dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, si terrà una diretta dalla “Piazza Io Non Rischio” di Carpi.