La struttura di Legambiente dell’Emilia-Romagna ha un nuovo presidente. Questa mattina, durante l’Assemblea dei Soci che si è svolta a Bologna, i delegati dei circoli regionali hanno eletto Davide Ferraresi alla guida dell’associazione regionale.
Il voto ha visto la consegna della staffetta da parte di Lorenzo Frattini, presidente uscente, e conclude un percorso di rinnovamento avviato a giugno del 2021 e annunciato nel congresso 2019.
Davide Ferraresi dal 2019 è presidente del circolo di Modena e componente della segreteria regionale dell’associazione. Laureato in Fisica applicata presso l’Università di Bologna, attualmente si occupa di ricerca e sviluppo di progetti formativi e attività per le scuole nel campo della didattica della complessità ambientale e della sostenibilità.
L’Assemblea dei Soci ha anche votato Luca Girotti, attuale presidente del Circolo Pianura Nord di Bologna, in qualità di vicepresidente. Ferraresi e Girotti compongono il gruppo di testa regionale assieme alla direttrice Paola Fagioli.
Durante l’assemblea l’associazione ha anche discusso delle priorità che Legambiente si è data e deve affrontare in Emilia-Romagna: lotta al cambiamento climatico e al consumo di suolo, rinnovo della mobilità, nuovi modelli agricoli, presidio dell’Appennino sono alcuni dei temi rilevanti segnalati dai soci.
“Ringrazio il direttivo e i circoli di Legambiente Emilia-Romagna per la proposta di ricoprire il ruolo di presidente dell’associazione e il sostegno che hanno dimostrato – ha dichiarato Davide Ferraresi – Ringrazio il presidente uscente Lorenzo Frattini per il suo impegno di questi anni, e in particolare in questi ultimi mesi di lavoro corale insieme alla segreteria regionale. Raccolgo il suo testimone insieme al mandato che abbiamo ricevuto come segreteria all’ultimo congresso: continueremo a lavorare nell’ottica di un rafforzamento dell’associazione, della dialettica interna e dell’ampliamento della partecipazione. Al centro dell’azione di Legambiente in Emilia-Romagna restano il tema della crisi climatica e ambientale e la necessità di agire affinché le generazioni future possano vivere con serenità nel territorio emiliano-romagnolo.”