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Sono 129 i pazienti Covid positivi ricoverati, a lunedì 13 dicembre, negli ospedali modenesi

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Sono 129 i pazienti Covid positivi ricoverati, a lunedì 13 dicembre, negli ospedali modenesi
Tampone Covid (foto – copyright Brancolini Roberto)

Si confermano in aumento percentuale di positività e numero di nuovi casi, così come il numero di ricoveri giornalieri. Sono 129 i pazienti Covid positivi ricoverati, a lunedì 13 dicembre, negli ospedali modenesi.

 

ANDAMENTO GENERALE

Casi

Il totale di positivi segnalati a livello regionale, lunedì 13 dicembre, per la provincia di Modena è di 78.506 (erano 76.832 lo scorso 6 dicembre).

Al 13 dicembre in provincia di Modena sono accertati 3.477 (erano 2.623 il 6 dicembre, +33%) casi di persone con in corso l’infezione da Covid-19. Di questi, 3.348 sono in isolamento domiciliare o presso altre strutture.

 

Ricoveri totali

A lunedì 13 dicembre sono 129 (erano 92 il 6 dicembre, +40%) i pazienti assistiti in regime di ricovero negli ospedali della provincia. Da report regionale risultano ricoverati 97 pazienti covid positivi in AOU, 10 all’Ospedale di Sassuolo e 22 all’Ospedale Ramazzini di Carpi.

 

Persone in isolamento domiciliare

Al 13 dicembre sono in isolamento 5.477 (erano 4.470 il 6 dicembre, +22%) persone. In particolare:

  • 3.348 (erano 2.531) persone covid positive
  • 2.129 (erano 1.939) contatti stretti di casi accertati in isolamento.

 

Stima della popolazione non suscettibile di infezione

Sono considerate “non suscettibili” tutte le persone che hanno già avuto l’infezione (documentata da un tampone molecolare o da un esame sierologico), consapevoli che anche la scienza non ha ancora espresso chiaramente per quanto tempo rimane protetta una persona che ha già avuto covid (nell’arco dell’intera pandemia) e quelle che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino.

La “non suscettibilità” non è da intendersi in termini assoluti ma in termini relativi, cioè come una suscettibilità fortemente ridotta rispetto a coloro che non sono vaccinati e che non hanno mai contratto l’infezione. Anche tra le persone definite “a bassa suscettibilità” possono infatti verificarsi delle infezioni, anche se in misura notevolmente inferiore rispetto a quelle con un livello di suscettibilità più alto. Ciò accade perché è variabile, individualmente e nel tempo, il livello di protezione conseguente sia all’infezione che alla vaccinazione; anche dopo il completamento del ciclo vaccinale, occorre un adeguato lasso di tempo per avere un livello di protezione adeguato.

Al 30 novembre il 61,8% risultava essere a bassa suscettibilità, il 18% a media e il 20,2% ad alta suscettibilità. Considerando le fasce di età, la percentuale di persone con alta suscettibilità decresce notevolmente all’aumentare della fascia di età, al contrario di quello che succede per gli altri due livelli.

Questi dati confermano la necessità di continuare a mantenere le misure di prevenzione come utilizzo di mascherine, igiene delle mani e distanziamento sociale e di proseguire nelle attività di sorveglianza e di vaccinazione.