Si rafforza il sostegno alle persone e famiglie che la crisi economica e sociale post emergenza sanitaria ha reso ancora più vulnerabili e prive di risorse economiche, anche per acquistare cibo e beni di prima necessità. La Regione stanzia ulteriori 100mila euro destinati a realtà del Terzo settore che hanno risposto al bando da 600 mila euro per finanziare progetti di solidarietà e recupero alimentare.
Lo ha deciso la Giunta regionale per consentire lo scorrimento della graduatoria degli interventi di ammissibili ma non finanziati, presentati da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e Fondazioni del Terzo settore presenti su tutto il territorio regionale in ogni provincia.
Sono 5 i progetti recuperati tra i 67 ritenuti validi, che portano a 25 il numero complessivo di quelli finanziati con contributi diversificati a seconda della dimensione territoriale dei progetti, da 14mila fino a 20mila euro per ognuno.
Gli ulteriori progetti sono stati presentati da quattro organizzazioni di volontariato delle province di Modena, Carpi, Bologna e Imola e da una associazione di promozione sociale del riminese. Inoltre, è stato possibile integrare il contributo riconosciuto ad una organizzazione di volontariato della provincia di Reggio Emilia, ultimo nella graduatoria di quelli già ammessi al finanziamento regionale.
Il bando da 700 mila euro: 67 progetti presentati, 25 già finanziati
Le risorse per finanziare il bando provengono dalla quota complessiva dei fondi messi a disposizione delle Regioni dal ministero del Lavoro e Politiche sociali per il sostegno alle attività del Terzo settore in base all’accordo di programma sottoscritto anche con l’Emilia-Romagna, in una logica di complementarietà con le altre iniziative nazionali e locali su questo importante tema.
L’obiettivo è quello di realizzare interventi per il recupero, lo stoccaggio e la distribuzione gratuita di prodotti alimentari e non e, contestualmente offrire supporto e ascolto alle persone in difficoltà; oltre a promuovere, sempre con finalità sociale, la produzione e distribuzione di pasti pronti da asporto e limitare gli sprechi. Non solo acquisto di generi di prima necessità, ma anche sostegno al recupero e alla lotta allo spreco e a tutte quelle attività necessarie al funzionamento di “macchina” della solidarietà alimentare, caratterizzata da una presenza capillare su tutto il territorio regionale.
In particolare, i nuovi interventi riguardano una mensa per persone senza dimora; il potenziamento della raccolta e distribuzione alimentare; la costruzione di un progetto sociale per la raccolta e distribuzione di beni di prima necessità; la messa in rete di risorse territoriali per sostenere con beni alimentari, farmaceutici, libri e dotazioni informatiche persone singole e famiglie con minori in difficoltà, anziani soli, con il coinvolgimento dei ragazzi fragili in attività di volontariato; il potenziamento degli Empori solidali.