Home Politica Strade di Sassuolo, Segreteria PD: “Tempi diversi e disponibilità diverse”

Strade di Sassuolo, Segreteria PD: “Tempi diversi e disponibilità diverse”

# ora in onda #
...............




Strade di Sassuolo, Segreteria PD: “Tempi diversi e disponibilità diverse”“In questi giorni l’amministrazione comunale Sassolese pubblicizza un intervento “record” di rifacimento della strade della nostra città denunciando la cattiva o assente manutenzione da parte della precedente giunta. Ciò che viene affermato non corrisponde al vero. Ogni intervento, ogni scelta politica deve essere contestualizzata al periodo storico in cui è stata presa” dichiara Paolo Piccioli, Segretario PD Circolo di Sassuolo.

“La precedente giunta è stata costretta a fare delle scelte difficili di carattere politico ed economico a causa del debito importante lasciato dalla giunta Caselli. La ristrutturazione del debito tuttavia è avvenuta tutelando sempre il bene della nostra città e garantendo un alto livello dei servizi anche a fronte di esigue risorse economiche, soprattutto non facendo mancare assistenza e sostegno alle famiglie in maggiore difficoltà economica.

Le scelte effettuate dalla giunta Pistoni, fra le quali ricordiamo la costituzione del fondo per il rifacimento delle strade, sono quelle che ora permettono a questa amministrazione di avere un disponibilità economica del tutto assente per la precedente amministrazione. A ciò si aggiungono i rilevanti fondi che stanno arrivando dallo Stato e che permettono alla Giunta Menani una maggiore possibilità di manovra, maggiori interventi e maggiore spesa.

Quindi ben vengano le asfaltature. Tuttavia sarebbe obbligo morale contestualizzare ogni scelta politica nel tempo in cui è stata presa per onestà nei confronti del cittadino che esprime il voto.

Proprio per questo è palesemente falso affermare che intere zone della nostra città sono state trascurate dalla Giunta Pistoni e che le strade fossero totalmente impraticabili prima dell’intervento salvifico del Sindaco Sceriffo.

Un po’di onestà intellettuale e storica sarebbe il minimo sindacale, ma sappiamo bene che il Sindaco non conosce tale pratica!” conclude Paolo Piccioli.