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Nono anniversario terremoto 2012, la vicinanza e il ringraziamento del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi alle comunità colpite dal sisma

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Nono anniversario terremoto 2012, la vicinanza e il ringraziamento del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi alle comunità colpite dal sismaL’affetto e la vicinanza, ma anche la gratitudine a istituzioni e cittadini, a partire da studenti, personale scolastico e famiglie, per aver dato prova di saper rinascere come comunità ed essere diventati un esempio di forza per tutto il Paese.

È il sentimento che anima la lettera inviata, nel nono anniversario del terremoto del 2012, dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi all’assessore regionale alla Scuola, Paola Salomoni.

“In questi nove anni- scrive Bianchi – la popolazione e le istituzioni dell’Emilia-Romagna ci hanno dimostrato come si possa rinascere come comunità, e credo che tutto il Paese debba nutrire un sentimento di gratitudine soprattutto nei confronti delle nostre comunità scolastiche. È per questo che ti chiedo di trasferire agli studenti, al personale scolastico e alle famiglie il mio ringraziamento per essere riusciti a rafforzare il senso di comunità e a partecipare attivamente al conseguimento del bene comune, un esempio per il Paese”.

Parole che l’assessore vuole quindi condividere con i principali destinatari: i ragazzi e le ragazze, le famiglie, i docenti e tutto il personale del mondo della scuola e della formazione professionale.

“Ringraziamo il ministro- afferma Salomoni– per la sua vicinanza, perché chi come lui, quando nel 2012 la nostra regione fu colpita da quel drammatico evento, era chiamato a un difficile compito, quello di ricostruire nel miglior modo e nei tempi più rapidi possibili, sa con quanto impegno, coraggio e determinazione le istituzioni e l’intera comunità abbiano lavorato dal primo giorno per la rinascita della nostra regione ferita. Allora il primo pensiero per la ripartenza fu proprio rivolto alle scuole. Oggi- chiude l’assessore- possiamo essere orgogliosi del lavoro svolto, perché come ha sottolineato il ministro la ricostruzione del patrimonio di edilizia scolastica ha posto come centrale il tema della sicurezza, ma ha anche offerto l’opportunità di ripensare i luoghi dell’apprendimento come espressione di una scuola inclusiva, solidale, aperta, capace di valorizzare i talenti e di accompagnare gli studenti e le studentesse in un percorso di crescita culturale ed umana. L’idea e l’obiettivo su cui ogni giorno continuiamo a lavorare”.