Ieri, nell’ambito della Conferenza provinciale permanente, si è riunito in videoconferenza il Tavolo di Coordinamento previsto dall’articolo 1, comma 9, lettera s) del d.P.C.M. del 3 dicembre 2020, presieduto dal Prefetto Alessandra Camporota.
Scopo dell’incontro è stato quello di esaminare le previsioni del Decreto Legge in via di pubblicazione, con il quale è stato disposto che, nel periodo dal 26 aprile alla fine dell’anno scolastico in corso, dovrà essere garantita l’attività didattica in presenza almeno al 70% della popolazione studentesca delle scuole superiori di secondo grado.
Alla riunione erano presenti i rappresentanti della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Modena, dei Comuni interessati, delle Forze di Polizia, dell’Ufficio Scolastico Provinciale, dei Dirigenti scolastici, di AMO e di SETA nonché i rappresentanti delle associazioni di genitori e di studenti.
Nel corso dell’incontro i rappresentanti di AMO e SETA hanno segnalato che, tenuto conto della capienza ridotta dei mezzi al 50%, sarà possibile garantire la didattica in presenza al 70% degli studenti delle scuole di istruzione secondaria di secondo grado, solo attraverso la rimodulazione dell’orario scolastico secondo un calendario delle lezioni che preveda due turni di ingresso come di seguito indicati:
- ore 8,00 per il 50% degli studenti
- ore 10,00 per il 20% degli studenti
Alla luce di tale necessità, le Autorità scolastiche presenti hanno assicurato la ridefinizione dell’orario secondo le suddette modalità.
Il nuovo assetto dell’orario scolastico prenderà avvio da mercoledì 28 aprile per consentire la riorganizzazione dei servizi di trasporto secondo le nuove modalità.
Per tali esigenze, nei giorni di lunedì 26 e martedì 27 aprile SETA adotterà misure straordinarie e provvisorie per garantire, solo in tali giornate, il trasporto al 70% degli studenti delle scuole superiori in un unico orario di ingresso alle ore 8,00.
Le misure decise sono il frutto di una proficua interlocuzione tra tutte le Istituzioni, le quali hanno condiviso la necessità di contemperare la massima tutela della salute con una ordinata chiusura dell’anno scolastico.