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Paesaggio bene comune. La Regione nomina i 9 esperti della Commissione regionale

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Paesaggio bene comune. La Regione nomina i 9 esperti della Commissione regionaleL’identità e la memoria di una comunità passano anche da un’attenta tutela del paesaggio: una realtà in continua evoluzione, risultato di molteplici fattori ambientali ed umani. Un bene comune da cui dipende la qualità complessiva di un territorio.

Sarà proprio questo il compito dei nove esperti nominati dalla Giunta regionale in occasione del rinnovo della Commissione regionale per il paesaggio. Architetti, ingegneri, agronomi, geologi, dottori forestali che dovranno aggiornare e verificare i vincoli paesaggistici vigenti ed elaborare le proposte per le dichiarazione di notevole interesse pubblico paesaggistico, individuando prescrizioni, misure e criteri di gestione.

“Un compito particolarmente importante in questo momento in cui Regione Emilia-Romagna  e Ministero della Cultura stanno procedendo all’adeguamento del Piano paesaggistico regionale al Codice dei beni culturali e del paesaggio– sottolinea l’assessora regionale alla Programmazione territoriale Barbara Lori -.  Un impegno da parte della Regione per la qualità del nostro territorio, che si avvale anche dell’attività dell’Osservatorio regionale per il paesaggio, come ulteriore strumento di valorizzazione e di studio.”

La scelta della Regione è stata di individuare esperti con una profonda conoscenza dei diversi ambiti del territorio emiliano-romagnolo:

Filippo Boschi, Simone Barbarotti, Michele Zazzi per le province di Piacenza e Parma;

Elisabetta Cavazza, Andrea Di Paolo, Andrea Diolaiti per l’area della Città Metropolitana di Bologna e le province di Reggio Emilia, Modena e Ferrara;

Maria Luisa Cipriani, Anna Letizia Monti, Stefano Coveri per le province di Ravenna, Forlì- Cesena e Rimini.

La Commissione regionale per il paesaggio rimane in carica cinque anni ed è formata complessivamente da 13 componenti. Oltre ai professionisti individuati dalla Regione ne fanno parte due rappresentanti della Regione e due in rappresentanza del Ministero della Cultura. Ad arricchire le sedute della Commissione anche i rappresentanti degli Enti locali di volta in volta coinvolti.