«La situazione di ristoranti e bar è ormai insostenibile, per questo occorre iniziare a garantire anche un minimo di continuità dell’attività, se necessario con regole più stringenti sulla sicurezza». Lo ha affermato Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena, incontrando in videoconferenza, venerdì 29 gennaio, il direttivo dell’Associazione ristoratori di Modena e provincia, che rappresenta quasi 100 attività commerciali, tra ristoranti, bar e attività simili, nata lo scorso anno da un gruppo di imprenditori con l’obiettivo, ha spiegato il presidente Luca Milanti, di «sostenere le istanze e le esigenze di una categoria pesantemente penalizzata dalle chiusure anti Covid che si sente abbandonata. Abbiamo bisogno di ripartire al più presto ma non a singhiozzo come avvenuto finora. Se necessario siamo pronti ad applicare regole anche più severe ma fateci riaprire».
Nel corso dell’incontro si parlato delle difficoltà attuali delle aziende, a partire dai ritardi nelle liquidazioni dei ristori e della cassa integrazione ai dipendenti, il tema degli affitti, fino alle bollette energetiche per le quali gli imprenditori chiedono almeno una dilazione dei pagamenti ai gestori o altre forme di sostegno anche per evitare l’interruzione delle utenze in caso di difficoltà delle imprese; su questi temi Tomei si è impegnato a promuovere un incontro con le aziende di servizio per verificare quali provvedimenti siano realizzabili.
La Provincia, inoltre, si impegna a proseguire il coordinamento delle azioni dei Comuni sui temi delle tasse locali, a partire da quelle sui rifiuti, per eventuali nuove misure a favore delle imprese perché, ha sottolineato Tomei, «occorre sostenere una ripresa delle attività che si annuncia non facile, pensando a misure di sostegno anche a medio periodo. I ristoranti forniscono un servizio importante per tutta la comunità, senza trascurare il tema dei tanti lavoratori sui cantieri o artigiani in viaggio per lavoro che non hanno un posto caldo dove mangiare».
I rappresentanti dell’associazione hanno chiesto anche una maggiore attenzione sui controlli per il rispetto delle regole, «perché le difficoltà del settore non possono giustificare la trasgressione della legge», mentre sulle proposte di un eventuale annullamento delle cartelle esattoriali i ristoratori hanno chiesto di «individuare le soluzioni al fine di non penalizzare chi finora, pur nelle difficoltà, ha sempre versato tutte le imposte».