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Iniziata oggi la quarta edizione del festival “SportivaMente”, rassegna dedicata allo sport inclusivo

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Iniziata oggi la quarta edizione del festival “SportivaMente”, rassegna dedicata allo sport inclusivoÈ cominciato oggi, venerdì 4 dicembre, facendo seguito alla giornata internazionale delle persone con disabilità, il festival “SportivaMente”, la rassegna, organizzata da Fuori Campo 11, dedicata allo sport inclusivo, che si fregia del patrocinio del Comune di Sassuolo. L’intervista del giornalista di Sky Sport, Marco Nosotti, ad Astutillo Malgioglio ha fatto alzare il sipario sulla tre giorni all’insegna della solidarietà.

 

IL DEBUTTO – La manifestazione è iniziata a Sassuolo presso la Sala “Biasin”, nei pressi del palazzo ducale, con il primo appuntamento, “ISUPP: IO SONO UNA PERSONA PERBENE”, dedicato ad Astutillo Malgioglio, ex calciatore, di ruolo portiere, di Inter, Roma, Lazio, Brescia e Bologna. “Tito”, soprannome che da anni accompagna l’ex campione italiano di calcio, nel corso della mattinata ha dialogato con Marco Nosotti, toccando tematiche molto importanti, spaziando all’interno della sua vita, dagli anni in Serie A sino alla nascita della sua fondazione per il recupero motorio dei bambini distrofici, Era77, che tutt’oggi lo vede impegnato in prima linea nel campo della solidarietà: «il 1977 è stato il primo anno di contratto col Brescia e l’anno di nascita di mia figlia Elena, e proprio in quella stagione io e mia moglie Rita iniziammo ad occuparci di persone disabili – ha spiegato – la Domus Caritatis di Brescia ci diede la possibilità di iniziare dai bambini e dai ragazzi e così iniziò la nostra avventura. Ci sono stati momenti di difficoltà, ma la fede mi ha sempre sostenuto per continuare ad aiutare questi bambini che avevano bisogno di me. Da queste persone ho imparato a meravigliarmi delle piccole cose». Ripercorrendo la sua lunga e brillante carriera, Malgioglio ha parlato della sua vita da calciatore professionista e di quella passione parallela per il prossimo, che in seguito, dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, è letteralmente diventata la sua vita. Questa vocazione che ha sempre covato sin da ragazzo, quest’oggi, è stata generosamente offerta al pubblico, che ha potuto seguire l’evento in diretta streaming attraverso i canali social dell’associazione, per sensibilizzare la cittadinanza e il mondo dello sport a cambiare, per rendere il mondo un posto di tutti e per tutti. «Vengo da una famiglia povera e timorata di Dio e per questo sono sempre stato predisposto ad aiutare il prossimo, specialmente le persone in difficoltà – ha detto – anche da calciatore ho sempre cercato di fare tutto ciò che era in mio potere per dedicare parte del mio tempo a chi aveva bisogno di un aiuto». Successivamente, l’ex portiere nerazzurro è stato raggiunto da un amico e vecchio compagno di squadra proprio dei tempi dell’Inter, Riccardo Ferri, il quale ha voluto porgere il suo saluto a tutto il festival, spendendo alcune parole sul suo vecchio compagno Astutillo: «Astutillo è sempre stato un compagno di squadra onesto e trasparente. Un grande professionista, ma in primis una grande persona in grado di far crescere lo spogliatoio sotto ogni punto di vista, specialmente dal punto di vista umano».

Infine, prima di concludere la chiacchierata, è stato dato spazio alle domande degli studenti del Liceo Sportivo “Dante Alighieri” di Matera, che hanno seguito in diretta l’intervista. Malgioglio ha risposto con gioia alle domande dei ragazzi, i quali hanno dimostrato grande entusiasmo ed interesse nel seguire il racconto di questo campione, prima in campo e poi soprattutto nella vita, rivolgendogli diverse domande, specialmente sul valore dello sport per le persone con disabilità. «Se lo sport è bellissimo e importante per noi “normodotati”, lo è ancora di più per i disabili – ha risposto – da quando il CIP è diventato parte del CONI lo sport per le persone diversamente abili ha avuto più risalto e le condizioni sono molto migliorate in questo senso. La mia speranza è che si arrivi ad avere equità fra gli eventi per normodotati e diversamente abili». Dopo aver espresso il suo augurio per una crescita collettiva della cultura sportiva nel nostro paese, in chiusura ci ha tenuto a rivolgere ai giovani un’importante raccomandazione contro ogni forma di discriminazione: «Gli stereotipi ci sono e fanno male, ma l’ipocrisia è la cosa peggiore. Siamo tutti uguali e allora è necessario che tutti insieme iniziamo a trattarci allo stesso modo, percependosi come persone ugualmente figlie di Dio. Abili, normo dotati, diversamente abili o disabili, siamo tutti persone e dobbiamo cominciare a rispettarci. Più che il linguaggio, è l’educazione l’unica soluzione per evitare il diffondersi degli stereotipi e del razzismo».

IL WEEKEND – Archiviato l’esordio, il festival prosegue fino a domenica 6 dicembre. Di seguito gli impegni del fine settimana:

Si prosegue sabato 5 dicembre con altri due incontri. Al mattino, il secondo appuntamento della nostra rassegna sarà “TOGLIETEMI DALL’ACQUA CHE SCATENO L’INFERNO”, una chiacchierata tra donne di sport, con Rita Cuccuru, campionessa paralimpica di triathlon in corsa per la qualificazione alle Paralimpiadi di Tokyo 2021, che alle ore 10:00 risponderà alle domande di Barbara fontanesi, ex pallavolista della Nazionale e bronzo agli Europei in Germania Ovest del 1989. Inoltre, in collegamento con noi ci sarà l’Istituto Superiore Volta di Sassuolo. Mentre nel pomeriggio sarà nostro ospite Daniele Cassioli, campione paralimpico di sci nautico e fisioterapista non vedente dalla nascita, che dalle 17:00 alle 19:00 presenterà insieme al giornalista della Gazzetta dello Sport, Gian Luca Pasini, il suo libro “IL VENTO CONTRO”. In collegamento ci sarà anche l’istituto Parco Ducale di Sassuolo, che precedentemente ha aderito al contest giornalistico “GIORNALISTI PER UN GIORNO”, inserito nel programma del progetto “Fuoriclasse una risposta innovativa al fenomeno del drop-out scolastico”.

Domenica 6 dicembre, invece, cala il sipario sul festival con il quarto e il quinto appuntamento. Alle ore 10:00 in sostituzione della finale di Supercoppa Italiana di Rugby in carrozzina cisarà “L’ALTRA META”, una triplice intervista in compagnia di Franco Tessari, direttore tecnico della Nazionale di Rugby in carrozzina, Davide Giozet, capitano della Nazionale e del Padova Rugby, e Paolo Sessa, giocatore della Polisportiva Milanese, i quali dialogheranno via streaming con il giornalista Gianluca Gasparini, sulla pagina Facebook dell’associazione. Dalle 17:00, invece, Nadia Bala, campionessa paralimpica di sitting volley, chiuderà la grande rassegna dell’edizione 2020 con “RUOTE ALATE”. Verrà intervistata da Sergio Santelli, fotografo e graphic e ideatore “DIVERRAI DIAMANTE”.

Ulteriori informazioni e aggiornamenti sulla kermesse in programma da venerdì 4 dicembre a domenica 6 dicembre 2020 sono reperibili sul sito web ufficiale https://fuoricampo11.it e sulle pagine social dell’iniziativa, sulle quali vengono forniti contenuti e contributi multimediali in tempo reale: https://www.facebook.com/realFuoriCampo11