Un lavoro di squadra lungo, complesso e approfondito, condotto in questi mesi da tutti i soggetti coinvolti, con un unico obiettivo: farsi trovare pronti all’avvio del nuovo anno accademico.
Lezioni in presenza e da remoto, sale studio, biblioteche, sessioni di esami e sedute di laurea, ma anche servizi di ristorazione e accoglienza: tutte le Università dell’Emilia-Romagna sono ripartite e lo hanno fatto mettendo in campo un’organizzazione che ha consentito la ripartenza nelle migliori condizioni possibili di sicurezza per docenti, personale e studenti.
A fare il punto, questa mattina in Regione, sulle modalità di avvio dell’anno accademico nei singoli Atenei (Università di Bologna, Modena e Reggio, Ferrara, Parma, sede di Piacenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e del Politecnico di Milano) e sui servizi dell’Azienda regionale per il diritto allo studio Er.Go è stata oggi in V Commissione assembleare l’assessore all’Università, Paola Salomoni.
“Dopo mesi di impegno e lavoro svolto dalle nostre Università assieme a tutti i soggetti coinvolti- ha detto l’assessore Salomoni- possiamo dirci soddisfatti del risultato raggiunto: garantire la ripresa non solo dell’attività didattica, ma dei tanti servizi che vengono offerti agli studenti, dalle biblioteche alle sale studio alla ristorazione, nelle migliori condizioni di sicurezza possibili. Non era un obiettivo scontato, ed arrivarci è stato complicato. Le Università hanno fatto uno sforzo importante per adeguarsi ai requisiti di sicurezza e dobbiamo fare di tutto perché non si debba tornare indietro a condizioni più restrittive”.
“Sappiamo bene purtroppo- aggiunge Salomoni- che non ci siamo lasciati alle spalle tutte le difficoltà, perché l’emergenza sanitaria non è finita. Per questo è necessario da parte di tutti, anche degli studenti universitari, avere atteggiamenti responsabili, dentro e fuori dagli Atenei”.
La ripartenza di lezioni e servizi
Al di là delle differenze dei singoli Atenei, tutti si sono organizzati per garantire l’attività didattica (ripartita tra il 14 e il 21 settembre) principalmente in modalità mista, con lezioni sia in presenza – a partire da tirocini, laboratori ed esercitazioni – svolte nel rispetto del distanziamento e delle normative sanitarie previste, sia a distanza, anche potenziando la strumentazione tecnologica necessaria. Nella quasi totalità dei casi, c’è la doppia possibilità, in presenza e da remoto, anche per la discussione della tesi di laurea.
Anche le sale studio e le biblioteche – che nella maggior parte dei casi durante l’emergenza hanno comunque mantenuto attivi e intensificato i servizi di consulenza e supporto a distanza per il reperimento di materiale bibliografico – sono state riaperte per la quasi totalità, compatibilmente con le caratteristiche logistiche delle strutture e adottando le misure previste per la sicurezza.
Attività di studio, in primo luogo, ma non solo. Si riparte anche con le mense: entro lunedì 5 ottobre, infatti, si concluderà la riapertura dei servizi ristorativi di Er.Go, avviata da lunedì 28 settembre, che avverrà nel rispetto delle norme per la sanificazione dei locali, degli impianti di ventilazione e di adeguata areazione.
Per garantire il distanziamento fisico e scongiurare i rischi di assembramento viene anche potenziata la possibilità di asporto e, per le mense a maggiore affluenza, si introduce la prenotazione dei pasti tramite App predisposte dai gestori. In questo periodo sono comunque rimaste attive le convenzioni con i ristoratori privati a Cesena, Forlì, Ravenna, Rimini, Modena, Reggio Emilia e Ferrara, e a Parma sono in corso di perfezionamento alcune convenzioni con ristoratori privati nelle vicinanze dei nuovi spazi per le lezioni presi in locazione dall’Università, che prevedono sconti per gli studenti e, per i borsisti Er.Go, la possibilità di utilizzare il prepagato.
Per quanto riguarda i servizi abitativi di Er.Go, infine, in Commissione è stato chiarito che le nuove assegnazioni decorrono dall’1 ottobre: viene prevista la possibilità per gli studenti di optare per l’assegnazione solo per il secondo semestre, fatta salva la disponibilità di posti. Naturalmente la gestione delle assegnazioni e della permanenza avviene nel rispetto delle linee guida nazionali condivise dalla Conferenza delle Regioni a inizio agosto e contenenti indicazioni utili alla gestione delle residenze universitarie nell’attuale contesto sanitario.