Un contributo a fondo perduto una tantum fino ad un massimo di 3 mila euro a favore delle imprese del settore dell’ospitalità turistica in Appennino che hanno visto contrarsi drasticamente il proprio giro d’affari a causa dell’interruzione dell’attività dovuta alle misure restrittive adottate nei mesi scorsi per contrastare l’epidemia da Coronavirus.
Lo prevede un bando varato dalla Giunta di Viale Aldo Moro che stanzia 2 milioni di euro per dare ossigeno alle strutture ricettive situate in uno dei 119 comuni classificati come montani dalla Regione Emilia-Romagna, a fronte della perdita di fatturato registrata nel periodo marzo-maggio 2020 per la chiusura forzata dell’attività. Quasi 700 le strutture potenzialmente beneficiarie del contributo.
Le domande devono essere compilate e inviate alla Regione esclusivamente per via telematica, attraverso l’applicativo web “Sfinge 2000” e possono essere presentate dalle ore 10 del 13 ottobre fino alle ore 13 del giorno 27 dello stesso mese (http://fesr.regione.emilia-romagna.it).
“La Regione- sottolinea l’assessore al Turismo, Andrea Corsini- è a fianco delle imprese che più stanno soffrendo per le pesanti ricadute economiche del lungo lockdown, come appunto quelle del settore turistico-ricettivo. Con questo bando, che fa seguito ai provvedimenti di carattere generale varati nelle settimane scorse per garantire liquidità alle imprese con la creazione di un fondo da 10 milioni di euro, vogliamo dare un sostegno concreto ad una categoria di operatori che si trovano ad operano in un contesto territoriale difficile, segnato dal calo e dell’invecchiamento della popolazione, per aiutarle a ripartire il più velocemente possibile”.
“Fare impresa nelle zone appenniniche- aggiunge l’assessore regionale alla Montagna Barbara Lori- richiede uno sforzo supplementare per colmare gli svantaggi territoriali e una disomogenea organizzazione dell’offerta turistica. Il contributo che mettiamo a disposizione con questo bando rappresenta un sostegno concreto al sistema turistico dell’Appennino e agli operatori che, investendo nelle zone di montagna, contribuiscono a creare nuove opportunità di lavoro e di sviluppo economico nei territori periferici della nostra regione. Un aiuto che va ad aggiungere altri interventi già messi in campo come, tra gli altri, il bando da 10 milioni di euro per l’acquisto o la ristrutturazione dell’abitazione principale e i 25 milioni per l’azzeramento e la riduzione dell’Irap”.
Cosa prevede il bando
I contributi sono riservati alle strutture ricettive alberghiere e all’aria aperta come campeggi e villaggi turistici, nonché alle imprese che gestiscono ostelli, rifugi alpini e affittacamere. Per partecipare al bando le imprese, di qualsiasi forma giuridica, devono essere iscritte al registro e/o repertorio delle attività economiche (Rea) delle locali Camere di commercio e devono aver accusato nel periodo compreso tra i 1° marzo e il 31 maggio 2020 un calo del fatturato pari o superiore al 30% dello stesso periodo del 2019. La Regione effettuerà i dovuti controlli, anche a campione, per verificare il rispetto delle condizioni per ricevere la sovvenzione.
L’aiuto regionale a fondo perduto potrà arrivare fino ad un massimo di 3 mila euro ad impresa, importo ragguagliato all’ammontare della dotazione finanziaria e al numero di richieste presentate. I contributi previsti dal bando sono cumulabili con altre agevolazioni pubbliche. Tempi rapidi per la concessione dei contributi, che saranno deliberati entro 90 giorni dalla chiusura del bando.