Un riconoscimento per il prezioso contributo offerto dai medici specializzandi nel contenimento e nel contrasto dell’emergenza Covid-19, durante il periodo compreso tra il 21 febbraio e il 30 aprile 2020.
Lo stabilisce il decreto a firma del presidente della Giunta regionale, Stefano Bonaccini, che amplia così ulteriormente la platea dei beneficiari del bonus economico (dopo medici, infermieri, operatori socio-sanitari, professionisti dell’Università, personale tecnico e amministrativo della sanità) e dà piena attuazione a una decisione presa dalla Giunta regionale a fine maggio e già preannunciata dall’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini.
Il decreto è stato siglato in accordo con le Università di Bologna, Modena e Reggio Emilia, Parma, Ferrara. Il numero degli specializzandi cui verrà dato il riconoscimento va dai 2.500 ai 3.100. Il contributo massimo per ciascuno sarà di 600 euro,per un impegno complessivo di 1,7 milioni di euro.
“Vogliamo dire il nostro grazie a tutti coloro che, in questi mesi così drammatici, sono stati in prima linea per difendere la nostra salute- sottolineano il presidente Bonaccini e l’assessore Donini-. Tra di loro, anche medici giovanissimi, che non hanno esitato a scendere in campo e, con impegno e voglia di fare, hanno curato e assistito pazienti spesso in condizioni di estrema gravità, dando prova di coraggio, conoscenza e garantendo supporto al Sistema sanitario dell’Emilia-Romagna. Siamo perfettamente consapevoli- hanno aggiunto presidente e assessore- del fatto che il loro impegno non abbia prezzo; tuttavia, al ringraziamento abbiamo voluto ugualmente aggiungere un riconoscimento economico, quale segno di gratitudine da parte dell’intera comunità regionale”.
Il decreto firmato dal presidente Bonaccini indica anche criteri specifici per l’individuazione dei beneficiari meritevoli di riconoscimento, a partire dal periodo temporale in cui si è stati impegnati, e precisamente dal 21 febbraio 2020 al 30 aprile 2020, fase di alto picco pandemico.
Il contributo sarà modulato sulla base dell’intensità (elevata, discreta, corrente) dell’apporto offerto dai medici specializzandi e della conseguente collocazione in fasce differenziate (600 euro, 500 euro, 400 euro).
Non sarà erogato agli specializzandi che nel medesimo periodo erano già titolari di altri contratti di lavoro autonomo o di lavoro subordinato attribuiti per l’emergenza Covid-19.