I Sindaci dei Comuni di Fiorano Modenese, Formigine, Frassinoro, Maranello, Montefiorino, Palagano, Prignano sulla Secchia e Sassuolo hanno incontrato ieri (10 giugno) in videocall i rappresentanti di Ausl Modena, dott. Antonio Brambilla (Direttore Generale), Dr.ssa Silvana Borsari (Direttore Sanitario) e Dott.ssa Federica Ronchetti (Direttore del Distretto di Sassuolo).
L’incontro ha sigillato la disponibilità dell’Azienda Sanitaria ad impegnarsi per effettuare investimenti sull’implementazione ed il potenziamento dei Servizi Sanitari all’interno del Distretto Ceramico. I Sindaci hanno riconosciuto e ribadito l’importanza di collaborare con l’Ausl per la salute dei cittadini del loro territorio ma chiederanno comunque, con l’Azienda sanitaria, un incontro con i vertici politici della Regione Emilia-Romagna per riequilibrare gli investimenti nella sanità.
Alla luce dei dati economico finanziari presentati nei recenti incontri della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, i Sindaci evidenziano una disparità di trattamento tra i tre territori in cui è suddivisa la provincia di Modena, per quanto riguarda gli stanziamenti di risorse e gli investimenti che il Servizio Sanitario Regionale ha intenzione di effettuare nel quinquennio 2020-2025.
All’Area Sud verrebbero destinati 6.387.000 euro, esclusi gli investimenti passati e futuri sull’ospedale di Sassuolo che non sono esplicitati in queste cifre, a fronte di un monte risorse pari a 278.089.580 euro (2,7%).
I Sindaci ricordano che l’“Area Sud” comprende tre distretti sanitari: oltre quello di Sassuolo, anche quelli di Vignola e Pavullo, che ospitano complessivamente il 35% dei residenti della Provincia di Modena (oltre 250mila persone su 700mila).
Afferma Francesco Tosi, Presidente dell’Unione: “Da anni l’Area Sud chiede interventi e strumenti indispensabili non tanto per aumentare ma anche solo per mantenere e migliorare gli ottimi servizi offerti ed aprire nuovi reparti, come ad esempio la terapia intensiva presso l’Ospedale di Sassuolo. Sappiamo quanto, in tempi di emergenza Covid-19, sia stato fondamentale aumentare i posti disponibili nelle terapie intensive per assicurare un servizio sanitario efficace, ma non si comprende come questa impostazione possa non valere per l’area Sud. Senza risorse è impensabile ottenere strumenti o mantenere servizi efficienti e, quelle che il Servizio sanitario Regionale ha intenzione di impegnare per i prossimi 5 anni nell’area Sud non sono solamente insufficienti ma assolutamente sbilanciati rispetto al resto della Provincia”.
Si è ribadito inoltre, anche alla luce dell’emergenza covid, in occasione della quale le Unità speciali di continuità assistenziale e i servizi infermieristici distrettuali hanno garantito la presa in carico dei pazienti non ricoverati, l’importanza di potenziare i servizi territoriali e domiciliari in risposta ai bisogni di tutti i cittadini, in particolare dei più fragili.