Il “Decreto Liquidità”, nei giorni scorsi convertito in legge con rilevanti modifiche (innalzamento dell’importo massimo a 30.000 euro, durata fino a 10 anni e semplificazioni burocratiche), fa parte del ventaglio dei provvedimenti messi in campo dal Governo per attutire l’impatto sull’ economia dell’emergenza sanitaria del coronavirus.
“Queste risorse, da tempo attese dalle piccole e medie imprese, stanno finalmente concretizzandosi con l’arrivo delle prime erogazioni – afferma Marvj Rosselli, Direttore Provinciale Confesercenti – Questi finanziamenti costituiscono una prima boccata di ossigeno per le imprese, fiaccate da mesi di forzata chiusura dell’attività. Ad oggi l’erogazione relativa ai finanziamenti fino a 25.000 euro è pari al 54,88% delle domande presentate”.
Questa percentuale varia rispetto alle aree della provincia: Modena è al 50% delle erogazioni, Carpi è al 39%, Mirandola al 66,66%, Pavullo al 94,78%, Sassuolo al 60%, infine Vignola al 38,46%.
“Da una prima analisi, prosegue Rosselli, possiamo affermare che questa misura di accesso al credito è ancora sottoutilizzata rispetto alle aspettative, probabilmente a causa sia del timore d’indebitamento a fronte d’ incerte prospettive economiche, sia per gli aspetti burocratici, superiori alle attese. Anche i tempi di erogazione, tutt’altro che rapidi, sono insoddisfacenti: il delta tra le domande presentate e l’effettivo accredito – conclude il Direttore Provinciale – in alcune aree è ampiamente al di sotto del 50%, con conseguente ricaduta sulla liquidità delle piccole e medie imprese. Auspichiamo che il differenziale tra le domande presentate e le erogazioni alle imprese si riduca drasticamente in tempi brevi, anche in ragione delle modifiche subite dal Decreto in fase di conversione, in particolare con la previsione della semplice autocertificazione da parte dell’impresa”.