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Cambio gomme estive: tutto quello che c’è da sapere

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L’emergenza Covid-19 ha portato cambiamenti drastici in ogni ambito della nostra quotidianità, stravolgendo anche le più consuete abitudini: tra queste anche quella del cambio gomme, previsto da sempre entro il 15 aprile per quelle estive ed entro il 15 novembre per quelle invernali. Il lockdown fino a i primi di maggio e il conseguente sovraccarico di lavoro sulle officine, hanno spinto il governo a derogare sulle legge e a spostare la data limite per montare gli pneumatici estivi al 15 giugno (potete trovare maggiori informazioni in merito sul blog dedicato agli pneumatici Outrider.

Più tempo per tutti, per chi magari si trova in difficoltà con altre spese e per gli addetti ai lavori, ora sommersi da tutte le richieste accumulate in due mesi.

A parte lo slittamento della data, le normative che regolano la sostituzione delle gomme rimangono invariate. Vediamo nel dettaglio per non rischiare di incorrere in sanzioni e per garantire sempre una guida sicura.

Quando e perché montare gli pneumatici estivi

Gli pneumatici estivi sono progettati per offrire le migliori prestazioni a temperature da miti ad elevate, tanto che si consiglia il cambio con quelli invernali quando la temperatura ambientale scende sotto i 7°C; per questo motivo, in zone climatiche non particolarmente rigide, possono essere mantenute per tutto l’anno.

La struttura del battistrada è realizzata con ampie scanalature che permettono all’acqua (nel caso dei forti acquazzoni estivi), di essere facilmente drenata, così da non creare il rischio di aquaplaning (la perdita di aderenza sul manto stradale e il conseguente slittamento); inoltre, la mescola si caratterizza per una certa durezza, per restare indeformabile anche quando la temperatura dell’asfalto raggiunge temperature molto elevate.

Quindi, lo pneumatico estivo rappresenta una soluzione anche universale, qualora se ne presentino le condizioni.

Differenza con le gomme invernali

La principale differenze tra i due tipi di pneumatici si esprime nel design del battistrada e nella composizione della gomma; Il battistrada invernale è infatti dotato di piccole appendici simili ad arpioni, che agganciano la superficie innevata o gelata, evitando o riducendo lo slittamento della gomma. Inoltre la mescola è morbida per adattarsi al terreno sottostante.

Uno pneumatico invernale si riconosce dalla dicitura 3PMSF (3 Peaks Mountain SnowFlake), riportata sul lato del copertone. È possibile trovare anche M+S (Mud&Snow), ma in questo caso significa che la gomma è adatta a terreni fangosi e nevosi, ma non sempre garantiscono prestazioni invernali (per le quali è necessaria la sigla 3PMSF).

L’alternativa delle Quattro Stagioni

In condizioni climatiche miti, è anche possibile montare per tutto l’anno gli pneumatici All Season, o Quattro Stagioni, progettati per adattarsi sia al freddo che al caldo, con una mescola versatile in grado di non deformarsi ad alte temperature, ma al tempo stesso capace di assecondare ghiaccio e neve. Ideali anche sotto i 7°C, permettono una guida sicura in ogni situazione.

L’usura presenta un indicatore comune per ogni tipo di gomma: lo spessore del battistrada, che per legge non deve scendere sotto 1,6mm. Tuttavia, è consigliata la sostituzione già al di sotto dei 2mm.