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Rete politecnica, previsti 79 corsi per oltre 1600 persone con un investimento di oltre 14 milioni di euro

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Più professionalità e specializzazione delle persone per rispondere alle richieste delle imprese, coniugate a una maggiore flessibilità nelle proposte di corsi.
Sono 79 i percorsi formativi (27 biennali e 52 annuali), con un investimento di oltre 14 milioni di euro, approvati dalla Giunta regionale nell’ambitodel Programma triennale 2019/2021, e in particolare come priorità di intervento per l’anno formativo 2020/21 della Rete politecnica.

La Rete è un segmento importante dell’infrastruttura educativa e formativa regionale, caratterizzato da un’offerta di percorsi di formazione terziaria, non universitaria, con l’obiettivo di fornire alle persone competenze tecniche, tecnologiche, ma anche gestionali e organizzative, richieste oggi dalle imprese dei settori trainanti dell’economia regionale.
Processi di innovazione e di riorganizzazione delle organizzazioni di lavoro, dei sistemi e filiere produttive sono le priorità individuate per l’offerta relativa all’anno formativo 2020/21, tenendo conto anche delle nuove implicazioni dovute alla pandemia causata dal Covid-19.

L’offerta della Rete Politecnica, per l’anno scolastico 2020/21 dovrà dare risposta in particolare ai fabbisogni formativi e professionali legati alla necessità di attivare, sostenere e consolidare i processi di innovazione digitale e gli obiettivi di sostenibilità (contenuti in Agenda 2030) di specifici sistemi d’impresa. E questo sostenendo l’innovazione e la modernizzazione dei servizi e la sostenibilità ambientale dei sistemi produttivi.
Nello stesso tempo l’offerta della rete Politecnica dovrà trovare soluzioni alla domanda di competenze qualificate per l’inserimento lavorativo di persone che, in possesso di conoscenze e competenze di base, abbiano necessità di acquisirne di ulteriori sia di tipo tecnico, tecnologico e specialistico, che organizzative, gestionali e relazionali.

“La rete politecnica- commenta l’assessore regionale alla Formazione professionale, Vincenzo Colla-, rappresenta un tassello di grande importanza nella proposta formativa dell’Emilia-Romagna, perché ci permette di programmare corsi di alta specializzazione incrociandoli direttamente con le esigenze delle nostre imprese. Per rendere competitiva la nostra economia dobbiamo puntare sulla filiera della conoscenza, dell’innovazione tecnologica e dell’internazionalizzazione. Al contempo diamo ai nostri giovani la possibilità di acquisire un’autonomia specialistica che garantisca maggiori opportunità di buona occupazione”.
“La formazione professionale tecnica e scientifica- conclude l’assessore- costituisce dunque una delle basi da cui ripartire dopo il lockdown, per raggiungere nei prossimi anni gli obiettivi che ci siamo impegnati a realizzare”.

I corsi
La Regione, con l’esito dei bandi, selezionerà e finanzierà complessivamente 79 percorsi che interesseranno oltre 1600 persone, con un investimento di oltre 14 milioni di euro complessivi, provenienti dalle risorse del Programma operativo Fondo sociale europeo 2014/2020 e dalle risorse nazionali della legge 296/2006 per gli Istituti Tecnici Scientifici (Its).

In particolare, saranno approvati 27 corsi biennali per diventare Tecnico Superiore, realizzati dai 7 Istituti Tecnici Superiori (Its) attivi sul territorio, e 52 percorsi annuali di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (Ifts) realizzati dagli enti di formazione professionali accreditati in partenariato con le scuole, le università e le imprese, per conseguire un certificato di specializzazione tecnica superiore.

Il primo bando, rivolto alle Fondazioni Its, scade il 23 giugno e i corsi approvati partiranno di norma entro mese di ottobre 2020. Il secondo invito scade il 30 giugno e l’offerta formativa sarà avviata entro il 30 novembre 2020. /CL

Le diverse tipologie di corsi sono visibili a questo link