Home Lavoro Prima di Covid-19, già rallentava la crescita degli addetti in regione

Prima di Covid-19, già rallentava la crescita degli addetti in regione

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Il pensiero è tutto rivolto alla fase della ripartenza dell’economia bloccata dall’emergenza Covid-19, in cui sarà l’occupazione uno dei problemi più urgenti e difficili da risolvere, tanto più che il trend di crescita degli operatori era in evidente rallentamento. Questo attesta l’ufficio studi di Unioncamere Emilia-Romagna che ha elaborato i dati relativi agli addetti di tutte le localizzazioni di impresa operanti sul territorio, con sede legale in regione o altrove, tratti dal Registro imprese delle Camere di commercio.

L’andamento complessivo. Alla fine del 2019, gli addetti delle localizzazioni di imprese operanti in Emilia-Romagna erano 1.740.029, ovvero 26.523 in più rispetto alla fine del 2018 (+1,5 per cento), una crescita tendenziale in sensibile rallentamento. Nella media degli ultimi dodici mesi gli addetti sono risultati 1.731.360 con un aumento del +2,4 per cento, pari a 39.784 addetti in più. La tendenza positiva appare in chiara frenata e l’aumento è quindi più contenuto rispetto a quello riferito al complesso del 2018. A livello nazionale gli addetti sono aumentati del 2,0 per cento nel quarto trimestre e del 2,8 per cento nella media del 2019 con una leggera, ma progressiva decelerazione rispetto ai dodici mesi precedenti.

Sempre nella media del 2019 rispetto all’anno precedente tra le regioni con cui l’Emilia-Romagna si confronta la crescita degli addetti risulta superiore in Lombardia (+3,0 per cento) e in Veneto (+2,7 per cento) e inferiore in Piemonte (+2,0 per cento).

Dipendenti e indipendenti. Gli addetti alle dipendenze delle localizzazioni di impresa in Emilia-Romagna nella media del 2019 hanno raggiunto quota 1.392.217 unità, con un aumento del 3,0 per cento (+40.547 addetti), che ha determinato la crescita complessiva. Il risultato mette in luce una decelerazione avviata con la seconda metà del 2018 della forte dinamica positiva che ha caratterizzato i 30 mesi precedenti.

Dalla seconda metà del 2018 si è invertita la tendenza lungamente negativa per gli addetti indipendenti, che hanno fatto segnare un incremento tendenziale dal terzo trimestre del 2018 al secondo trimestre del 2019.

Il dato dei tre mesi è ritornato al segno rosso nel terzo trimestre del 2019 poi confermato nell’ultimo dell’anno (-1,7 per cento) e questa inversione si è riflessa sul dato relativo alla media mobile a quattro trimestri, tanto che il 2019 si è chiuso con una lievissima flessione degli indipendenti (-0,2 per cento), che ammontano a 339.143.

Prosegue quindi la tendenza all’aumento della quota dei dipendenti sul totale degli addetti, che per il complesso delle localizzazioni di impresa ha raggiunto nel 2019 l’80,4 per cento, con un incremento di 3,3 punti percentuali rispetto a 4 anni prima.

I macrosettori. L’aumento degli addetti è diffuso in tutti macrosettori, ma non omogeneamente. Nella media del 2019 la crescita è stata trainata dal settore dei servizi, nel quale sono giunti a 1.016.194 con un aumento di 24.412 addetti (+2,5 per cento), nonostante un rallentamento rispetto al 2018. La dinamica è sensibilmente inferiore nel commercio, nel quale gli addetti risultano 292.908 e sono cresciuti dell’1,3 per cento (+3.772 unità), con un ulteriore leggero rallentamento della tendenza positiva precedente.

Gli addetti dell’insieme degli altri servizi ammontano a 723.287 e sono saliti di 20.641 unità (+2,9 per cento) con una più marcata decelerazione della crescita rispetto al 2018. L’industria, con 500.078 addetti, ha fornito l’altro grande apporto alla crescita degli addetti (+8.896 unità), ma con una dinamica lievemente inferiore (+1,8 per cento) rispetto a quella del 2018, attribuibile al forte e progressivo rallentamento dei dati trimestrali tendenziali successivi a quello del primo trimestre 2019.

Le costruzioni stavano uscendo dalla crisi dal punto di vista degli addetti impiegati nel settore, che nella media del 2019 risultano 135.435 e hanno messo a segno un aumento di 4.467 unità (+3,4 per cento), con una notevole accelerazione della crescita rispetto al 2018, un dato quasi dopato dall’eccezionale tendenza fatta segnare nel quarto trimestre 2019.

Infine, al di là delle forti oscillazioni stagionali, gli addetti in agricoltura risultano 79.653 e sono aumentati del 2,6 per cento (+2.009 unità), con un lieve rafforzamento della tendenza positiva rispetto ai dodici mesi precedenti.