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Accordo alla Sichenia di Sassuolo, licenziamenti solo su base volontaria

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Licenziamenti solo volontari –  per la precisione, il lavoratore sottoscrive un accordo di “non opposizione” – alla Sichenia Gruppo Ceramiche di Sassuolo.

Lo prevede l’intesa raggiunta con l’azienda dalla rsu e dai sindacati Femca Cisl e Filctem Cgil.

Come si ricorderà, a inizio febbraio la Sichenia aveva aperto una procedura di licenziamento collettivo per 53 persone (quasi un terzo della forza lavoro).

In risposta a questa decisione, i ceramisti Cisl e Cgil avevano proclamato lo stato di agitazione con il blocco di ogni prestazione straordinaria e/o aggiuntiva al normale orario di lavoro, oltre a un pacchetto di sedici ore di sciopero.

I licenziamenti avrebbero potuto scattare da oggi – lunedì 11 maggio.

«Dopo un lungo iter siamo riusciti, durante l’incontro in videoconferenza con l’Agenzia regionale del lavoro, a trovare un accordo per evitare i licenziamenti unilaterali già da oggi – dichiarano i sindacalisti Massimo Muratori (Femca Cisl Emilia Centrale) e Fabio Digiuseppe (Filctem Cgil Modena) – L’accordo prevede che, a partire da oggi e fino al 30 dicembre, i licenziamenti avvengano solo ed esclusivamente su base volontaria. In pratica può essere licenziato solo il lavoratore che dichiara di non opporsi firmando un accordo che prevede la non impugnazione del licenziamento e un incentivo all’esodo. Questo significa che fino a fine 2020 l’azienda non può licenziare lavoratori che non siano  volontari.

Nel frattempo vengono attivati gli ammortizzatori sociali necessari all’equilibrio aziendale in termini di ordinativi, costi e programmi di riorganizzazione».

Un successivo accordo, che sarà definito nei prossimi giorni, riguarderà importo e modalità di pagamento dell’incentivo all’esodo, oltre all’eventuale accompagnamento del lavoratore licenziato attraverso percorsi di tutoraggio, formazione e riqualificazione.

Entro novembre sindacati e Sichenia si vedranno di nuovo per valutare la situazione, gli eventuali esuberi ancora ritenuti necessari dall’azienda e le possibili soluzioni.

«Crediamo che questo accordo, faticosamente raggiunto, tuteli al meglio i lavoratori della Sichenia – affermano Muratori e Digiuseppe – Siamo tuttavia consapevoli che l’azienda deve intervenire il prima possibile sul rapporto fatturato-costo del lavoro. Per questo ci aspettiamo un’accorta politica aziendale di investimenti, sia sugli aspetti commerciali che produttivi, oltre che una robusta ricapitalizzazione, indispensabile per garantire liquidità. Senza interventi di questo tipo, la Sichenia rischia di perdere la sua sfida nel mercato.

Per questo – concludono Massimo Muratori (Femca Cisl Emilia Centrale) e Fabio Digiuseppe (Filctem Cgil Modena) – resta forte la preoccupazione dei lavoratori e nostra per le sorti di un’impresa che in passato ha commesso troppi errori».