Potenziamento di virtualizzazione e sistemi Cloud, aumento delle competenze digitali dei dipendenti, acquisto di licenze e attrezzature per permettere il telelavoro, implementare le piattaforme di condivisione di informazione e gestione progetti per migliorare l’efficienza amministrativa. Tutto questo con lo scopo di dare servizi sempre migliori ai cittadini anche nella fase post emergenza.
Sono questi gli obiettivi principali del progetto “Smart Working per aumentare la conoscenza e la condivisione” presentato dall’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico che si è classificato in prima posizione nella graduatoria stilata dalla Regione Emilia-Romagna a seguito di un bando dedicato. Il bando della regione era indirizzato a supportare gli enti locali nell’adozione dello smart working durante l’emergenza COVID-19, accelerando il cambiamento verso una modalità di lavoro agile.
“Malgrado l’emergenza COVID-19 – afferma Luigi Zironi, sindaco di Maranello e assessore dell’Unione con delega ai sistemi informativi – nei nostri comuni c’è stata da subito una forte mobilitazione per mantenere alti gli standard di servizio alla cittadinanza con tutti i mezzi consentiti, a partire dal digitale. Dopo i forti investimenti degli scorsi anni sulle reti in fibra, dopo la realizzazione dei nuovi siti web mobile friendly, dopo la messa a disposizione dei cittadini di certificati anagrafici, di pagamenti online, di iscrizione ai servizi, di profili e pagine social sempre aggiornate e in contatto quotidiano con l’utenza, grazie a questo contributo regionale possiamo spingere ancora di più sull’acceleratore dell’innovazione tecnologica nei nostri territori. E i risultati di questi investimenti resteranno a disposizione di tutti anche esaurita la fase dell’emergenza”.
Nello specifico, il bando intendeva sostenere l’adozione di piani di avvio e consolidamento dello Smart Working, azioni formative per dipendenti e dirigenti, adozione di tecnologie in grado di supportare questo processo di trasformazione digitale e organizzativa. All’Unione è quindi stato riconosciuto un contributo di 105mila euro per realizzare le azioni proposte, corrispondente al 70% del costo complessivo del progetto, pari a 150mila euro. Lo smart working – già messo in pratica dai comuni dell’Unione fin dai primi giorni dell’emergenza COVID-19 – ha permesso di non interrompere l’operatività degli uffici pubblici e assicurare l’erogazione di tanti servizi comunali, e con questo progetto potrà essere incrementato e migliorato. Ci si attende infatti un incremento generale della produttività dei dipendenti e una migliore gestione degli orari di lavoro nel senso di una ricalibratura e maggiore flessibilità, utile anche a ottimizzare il ricorso ad istituti come la Legge 104 per l’assistenza familiare. Fra le azioni concrete previste la definizione di un piano di Change Management, la selezione di partner e fornitori professionali dal mercato, la formazione di almeno 700 utenti. In tema di adeguamento tecnologico si lavorerà al potenziamento dei servizi Data Center (Lepida), a virtualizzazione dei desktop e suite di lavoro, con aumento dell’uso di archiviazione sul cloud dei documenti e applicazioni.