cinghia“Pervengono dai nostri associati diverse e reiterate segnalazioni di danni di notevole entità alle colture agricole da parte di ungulati, in particolar modo cinghiali. L’approssimarsi della stagione dei raccolti rende queste numerose segnalazioni particolarmente preoccupanti”. È quanto si legge nella lettera che la Presidente di Coldiretti Bologna, Valentina Borghi, ha inviato alla Città Metropolitana di Bologna, Alla Polizia Provinciale e ai Presidenti degli ATC”.
“Nella circolare del 20 marzo scorso la direzione generale caccia e pesca della Regione – fa sapere Coldiretti Bologna – lasciava intravedere la possibilità, da parte della Polizia Provinciale, di proseguire con i piani di controllo, in quanto configurabile come attività di servizio pubblico.
Siamo consapevoli della delicatezza del momento che stiamo vivendo, ma, nel pieno rispetto di tutte le condizioni di sicurezza, auspichiamo che l’attività di controllo e contenimento di questa specie così impattante per le nostre aziende agricole venga messa in atto quanto prima. Se ciò non dovesse avvenire i raccolti dell’attuale annata verranno irrimediabilmente compromessi. Allo stesso modo si auspica una ripresa della caccia di selezione.”
“Le zone che stanno subendo più danni – ha detto la Borghi – sono quelle di Gaggio Montano e Lizzano in Belvedere. Già prima dell’emergenza sanitari questi selvatici rappresentavano una minaccia concreta per la cittadinanza, con oltre 1000 incidenti stradali causati ogni anno. Inoltre i danni dei cinghiali in campagna superano i 150.000 euro all’anno.
A questo proposito chiediamo anche che non si interrompano le verifiche in loco da parte dei periti delle segnalazioni pervenute assieme all’attività imprescindibile di prevenzione, ovviamente e anche in questo caso nel massimo rispetto di tutte le precauzioni per la tutela della salute degli operatori”.