Home Ambiente Cereali primaverili: a rischio mais , soia e sorgo perchè la...

Cereali primaverili: a rischio mais , soia e sorgo perchè la siccità potrebbe non far nascere il seme

# ora in onda #
...............




“Cereali primaverili? Meglio rimandare le semine finché le previsioni meteo non diano garanzia di piogge per i prossimi giorni, altrimenti sarà un lavoro a rischio perché il potrebbe non nascere a  causa della siccità e del terreno arido”. Lo sottolinea Alberto Notari, vicepresidente di Cia – Agricoltori Italiani Centro Emilia che segnala difficoltà di crescita anche per il grano seminato in autunno, sempre a causa della mancanza di piogge.“Anche frumento tenero e duro, infatti – precisa Notari – necessitano di acqua per una ottimale ‘levata’ (questo è il termine tecnico del grano che in questo periodo dovrebbe crescere in fretta, ndr)”.

Tuttavia l’allarme più grande segnalato dai cerealicoltori riguarda mais, sorgo, e soia perché la siccità potrebbe compromettere la semina stessa.  “Sarebbe importante irrigare – prosegue Notari – ma con costi elevati. Si tratta di una annata eccezionale perché normalmente in questo periodo non ci sarebbe necessità di apportare acqua a queste colture. Cosa diversa  – aggiunge  – per chi ha colture da seme e ortaggi che di norma si irrigano anche ad inizio stagione”. Anche il mercato dei cereali condiziona le scelte dei produttori: “La grande variabile è l’andamento delle quotazioni – dice Notari – perché adesso assistiamo ad impennate di referenze come la soia, ad esempio, il che potrebbe indirizzare le scelte di produttori su questa coltura”. Inoltre è stato siglato a livello nazionale un ‘Accordo Quadro’ sul mais che intende ridare stimoli e fiducia ai coltivatori, frenare la caduta produttiva e sostenere un cereale fondamentale per garantire le produzioni zootecniche del nostro Paese. “L’intento è quello di favorire il ripristino di un’adeguata capacità di approvvigionamento interno e di arginare, nel contempo, la forte dipendenza dall’estero – precisa Notari -. Con questo provvedimento sarà concesso un aiuto per la coltura del mais pari a 100 euro ettaro. È un buon incentivo per una coltura per anni penalizzata. L’accordo è triennale  – conclude Notari – e la Cia lo ha fortemente voluto: chi volesse conoscere i dettagli i nostri tecnici possono dare tutte le informazioni per accedere all’accordo di filiera.