“Magazzino bloccato e camion impossibilitati a partire con il carico programmato. Oggi gli operai dell’Ipercercamica di Fiorano Modenese hanno detto basta e bloccato le attività, incrociando le braccia per 8 ore, con un’adesione allo sciopero dell’80%. Un’azione dimostrativa in un periodo già segnato da lavoro ridotto causa l’emergenza epidemiologica che ha visto chiudere i punti vendita al pubblico per impegnare i lavoratori solo per la gestione degli ordini online. Già, perché la situazione pesa e sapere di non ricevere a fine mese la solita retribuzione, mette in difficoltà i lavoratori e le loro famiglie, anche con un ammortizzatore sociale attivo”. Così Filcams Cgil Sassuolo.
“In un momento storico dove tutti stanno cercando di fare la loro parte, gli operai Bayker Iperceramica erano disposti per avere la retribuzione piena di marzo ad utilizzare anche propri istituti contrattuali che, per storture del passato, non erano stati goduti”.
“Abbiamo spiegato ai lavoratori che le ferie servono a coprire altri bisogni, in primis il riposo psicofisico, – aggiunge Filcams Cgil – ma tantissimi ci hanno fatto notare che la mole di ferie e permessi degli anni precedenti era talmente elevata (fino a 200/300 ore in molti casi) e che, almeno in parte, erano disposti ad utilizzarle in questo momento di difficoltà.
Pensavamo di trovare un’azienda aperta, che accordasse l’utilizzo delle ferie degli anni precedenti, per i soli volontari, almeno per la copertura del mese di marzo. Ci abbiamo provato ma l’azienda si è detta disponibile solo ad anticipi del Tfr o a prestiti personali, affermazione che chiarisce che il problema dell’azienda non è un problema di liquidità.
Il problema è non rimetterci, è meglio se ci rimette qualcun’altro: i lavoratori”.
“Immaginate il nostro stupore quando l’azienda ha proposto anticipi di Tfr o prestiti personali – afferma Giulia Casamassima della Segreteria Filcams Cgil di Modena – oggi infatti è sempre più raro trovarsi di fronte ad un datore di lavoro che preferisce far indebitare i lavoratori proponendo prestiti personali piuttosto che concedergli ferie. Una faccenda che richiama alla memoria usi e costumi tipici di fine ‘800 o inizi ‘900.
E’ alquanto incomprensibile che si neghi su richiesta dei lavoratori di fruire di ferie personali in questo particolare periodo e che piuttosto si cerchi di far erodere quote di accantonamento di Tfr o addirittura proporre l’accensione di un prestito personale, con il rischio di creare ulteriori difficoltà future ai lavoratori e alle loro famiglie.
Quest’ultimo è stato un tema fortemente discusso dai lavoratori che hanno maturato la convinzione che, in un momento di forte difficoltà per il Paese, si poteva utilizzare, in parte e volontariamente, uno strumento che non avrebbe pesato su fondi pubblici, garantendo il potere di acquisto all’interno dei propri nuclei familiari, considerati anche i ritardi nell’attivazione dello strumento della cassa integrazione da parte dell’azienda”.
“Se l’azienda ci avesse rappresentato un problema di liquidità, avremmo con senso di responsabilità, insieme ai delegati, spiegato ai lavoratori la sussistenza di una difficoltà oggettiva che, invece, oggi non riscontriamo in nessun dato a noi pervenuto. Ma qui – prosegue la Filcams Cgil di Modena – c’è una deliberata volontà di non andare incontro ai lavoratori, di mettere a disposizione solo quanto l’azienda riesca poi a recuperare con conguaglio dell’Inps … fino ad arrivare a proporre un prestito personale! E’ questa, ci chiediamo, la responsabilità sociale delle imprese?” continua Filcams Cgil.
“Oggi i lavoratori della Bayker hanno scioperato per dignità e per rendere evidente a tutti, anche a costo di perderci una giornata di retribuzione scioperando, l’insensibilità di un’azienda sorda di fronte alle richieste dei suoi dipendenti che quel marchio, quell’insegna IPERCERAMICA hanno contribuito a rendere grande attraverso anche i loro sforzi e sacrifici.
Alla fine di questa emergenza, ognuno di noi tirerà una riga e si volterà per vedere chi c’era nei momenti difficili. Per adesso la Bayker ha dimostrato di dileguarsi e di cercare di trarre da ogni situazione, anche dalle emergenze, solo un ritorno economico aziendale. Che peccato!” conclude Filcams Cgil.