Nella giornata di lunedì 9 marzo, un dipendente dello IOR è risultato positivo a infezione COVID-19. Si tratta di una infezione contratta in ambiente domiciliare. Stante l’attività prestata nella settimana precedente presso l’Unità Operativa SSD Chirurgia delle Deformità del Rachide sono stati immediatamente assunti i provvedimenti previsti secondo quanto stabilito dalla task force interaziendale per la gestione del Coronavirus (Medicina del Lavoro, Malattie Infettive, SPP).
Tali provvedimenti sono stati assunti nei confronti del personale sanitario (3 medici e 16 infermieri) e dei pazienti ricoverati potenziali contatti. Tali soggetti sono stati quindi affidati all’Igiene Pubblica di competenza.
Sono stati anche trasferiti presso altre unità operative tutti i pazienti non dimissibili non rientranti tra i possibili contatti.
Sono stati mantenuti nella stessa sede i pazienti potenziali contatti non dimissibili, garantendo le condizioni adeguate di isolamento funzionale e osservazione clinica.
Sono stati inoltre contestualmente sospesi i nuovi ingressi presso la stessa Unità Operativa, fino a nuove disposizioni.