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L’attività della Polizia provinciale nel 2019: i controlli su caccia, pesca e ambiente

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Nel corso del 2019 la Polizia provinciale di Modena ha effettuato oltre 515 controlli, di cui 370 in materia di caccia e 145 in materia di pesca.

Le sanzioni amministrative nel corso dei sopralluoghi sulla caccia sono state 120 e cinque sulla pesca; nell’ambito dell’attività di controllo sul territorio sono state emesse anche 142 sanzioni per il mancato rispetto delle norme sul Codice della strada e 29 in materia ambientale.

Nel 2019, inoltre, sono state inviate all’autorità giudiziaria anche due informative di reato per caccia con mezzi vietati e violazione delle leggi sulle armi; per quanto riguarda la pesca, le sanzioni risultano in diminuzione e sono relative soprattutto alla mancanza dei versamenti per la licenza.

Sono questi, in sintesi, i numeri dell’attività svolta nel 2019 della Polizia provinciale, con la collaborazione dei volontari.

Tra le principali violazioni sanzionate, sottolinea Patrizia Gambarini, comandate della Polizia provinciale, «in materia di caccia si confermano il mancato rispetto delle distanze di sicurezza, le violazioni al calendario venatorio, il mancato utilizzo dell’indumento a visibilità alta, le violazioni sull’allevamento della fauna selvatica e la violazione delle norme sul tesserino regionale di caccia».

Sono diminuite, inoltre, come nelle scorse stagioni, le sanzioni sui cani vaganti senza custodia, sull’anagrafe canina e la tutela del benessere animale.

In occasione della presentazione al Consiglio provinciale, nei giorni scorsi, della nuova comandante il presidente della Provincia Gian Domenico Tomei ha sottolineato che anche grazie a questa continua opera di controllo, «le attività di caccia e pesca si svolgono in modo regolare, anche se continua la fase di incertezza dell’ente e la scarsità di risorse, temi su cui ci confronteremo in futuro con la Regione che ha la competenza della gestione faunistica».

Gli agenti sono impegnati nella gestione e coordinamento dei piani di controllo in particolare dei cinghiali per evitare danni all’agricoltura, mentre i piani di controllo alla nutria per la salvaguardia degli argini dei fiumi sono stati effettuati attraverso lo sviluppo della convenzione che lega la maggior parte dei Comuni della Provincia.

Anche nel 2019 tramite la consultazione della banca dati del programma informatico “Gestione rilascio tesserini di caccia” elaborato e gestito dalla Regione Emilia – Romagna, sono stati elevati d’ufficio 84 verbali per mancata riconsegna del tesserino venatorio nei tempi di legge.

I controlli su ambiente e strade: 16 veicoli abbandonati, 142 multe stradali

Nel corso dei sopralluoghi e delle attività di controllo sull’attività venatoria, la Polizia provinciale effettua anche un presidio sul territorio per il rispetto delle norme in materia ambientale e del codice della strada.

In materia ambientale, nel 2019, sono state scoperte 16 violazioni soprattutto per l’abbandono di rifiuti, in particolare i veicoli fuori uso, e dieci sulla normativa dei parchi e delle aree protette soprattutto sulla raccolta dei prodotti del sottobosco.

Le 142 violazioni al Codice della strada accertate hanno riguardato soprattutto la segnaletica stradale, in particolare il divieto di sosta, passaggi con semaforo rosso e manovre di sorpasso non in condizioni di sicurezza.

Con 20 verbali, inoltre, è stata contestata la mancata comunicazione dei dati del conducente per la decurtazione dei punti sulla patente di guida.

350 segnalazioni dai cittadini soprattutto sul rispetto delle distanze di sicurezza

La Polizia Provinciale nel 2019 ha gestito circa 350 segnalazioni dei cittadini al numero 059 209525, attivo dalle ore 6,30 alle 18,30, e attraverso il software regionale Rilfedeur su situazioni di particolare criticità, legate soprattutto alla presenza di cacciatori vicino alle abitazioni e strade.

Come sottolinea Patrizia Gambarini, comandante della Polizia provinciale «le distanze dalle case resta il problema più sentito dai cittadini; ricordo che la distanza di sicurezza è di 50 metri per le strade e 100 per le case e il mancato rispetto viene punito con una sanzione di 206 euro. Le possibilità di segnalare ci sono e invitiamo i cittadini a chiamare la Polizia provinciale perché la loro collaborazione è fondamentale per garantire un maggiore rispetto delle regole».

Una nuova convenzione, inoltre, è stata sottoscritta con il Centro fauna selvatica “Il Pettirosso” che dal 2020 gestisce per conto della Provincia il recupero delle carcasse di animali selvatici in aree pubbliche e strade.

I 18 agenti della Polizia provinciale, con la collaborazione di circa 50 volontari, controllano un territorio vasto approssimativamente 250 mila ettari, di cui circa 160 mila ettari di superficie cacciabile, 60 mila ettari di aree protette e aree vicine ai centri abitati dove è vietato cacciare.