“Il nuovo Gigetto? La nostra idea è semplice: farne una linea di bus ecologici in sede propria che colleghi Modena con Sassuolo e che possa arrivare, attraverso un breve tratto fuori dalla sede propria, fino all’ospedale del capoluogo del distretto ceramico”. Le zone di Modena e di Sassuolo Lapam fanno questa proposta per rilanciare Gigetto, la linea ferroviaria tra Modena e Sassuolo. I presidenti, Roberto Ferrari per la Zona di Modena e Ianez Rinaldi per quella di Sassuolo, si fanno portavoce della proposta dell’associazione: “L’amministrazione comunale di Modena ha dichiarato che si studia l’ipotesi di trasformare Gigetto in un tram – spiega Ferrari – un’idea ottima perché è impensabile, a livello di costi, fare una vera metropolitana per evitare i passaggi a livello. Una soluzione interrata avrebbe costi elevatissimi. L’idea del tram su ferro va perseguita, ma non è l’unica possibile. Infatti – prosegue Ferrari – proponiamo come Lapam anche di studiare l’ipotesi di un mezzo, sempre in sede propria, ma su gomma”.
L’idea è venuta guardando all’esperienza del Metromare, attivo tra Rimini e Riccione da novembre 2019, un autobus ecologico che attraverso 17 stazione collega la città romagnola con Riccione servendo diverse località di mare: “Quel servizio – interviene Rinaldi – è molto interessante. Il mezzo utilizzato è ecologico (ormai esistono anche autobus elettrici con ottime performance) e funziona molto bene. Una soluzione di questo tipo, con un bus in direzione Modena e uno in direzione Sassuolo che si incrocerebbero in una stazione (dunque lasciando solo la lingua di asfalto necessaria per un solo mezzo). Inoltre – prosegue il presidente Lapam Zona Sassuolo – questa soluzione avrebbe un formidabile vantaggio per Sassuolo, perché con un breve tratto di due chilometri fuori dalla sede propria, potrebbe raggiungere dalla stazione l’ospedale, per poi fare la rotonda e tornare rapidamente indietro. L’idea – conclude Rinaldi – di avere un collegamento rapido ed efficiente che collega la stazione dei treni di Modena a tre ospedali (Policlinico, Baggiovara e Sassuolo) è sicuramente interessante”. Le fermate possibili, tra la stazione di Modena e Sassuolo, sarebbero naturalmente molte di più, con i collegamenti cittadini e con quelli dei paesi attraversati, Formigine in primis.
Conclude Ferrari: “Da ultimo questa soluzione avrebbe costi di attivazione decisamente inferiori e permetterebbe, seguendo l’evoluzione dell’elettrico anche sui bus, di rimanere ecologicamente sostenibile senza diventare ‘vecchia’ col passare degli anni. Inoltre anche le fermate cittadine potranno essere aumentate, rendendo il servizio ancora più appetibile per l’utenza”.