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Dal 9 al 15 marzo 2020 la ‘Settimana mondiale per la riduzione del consumo di sale’

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Il 9 marzo si avvia anche qui a Reggio Emilia la campagna mondiale World Action on Salt and Health (WASH) 2020 per la diminuzione del consumo di sale. Quest’anno si insiste oltre che sul sale, sulla riduzione degli zuccheri, quindi, accanto al pane – da scegliere con meno sale – si è unita l’indicazione della riduzione delle bevande zuccherate, in armonia con le recenti Linee Guida.

Alla campagna promossa da WASH con la Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) e il Gruppo Intersocietario MenoSalePiùSalute, aderiscono la regione Emilia-Romagna e l’Azienda Usl Irccs di Reggio Emilia con l’iniziativa “Pane meno sale” promossa dal Servizio Igiene alimenti e nutrizione (Sian) che punta a sensibilizzare i consumatori sull’importanza di imparare a impiegare meno sale in cucina. Al progetto, nell’ottica di una costante riduzione del sale nella produzione degli alimenti, hanno partecipato l’80% dei forni della provincia di Reggio Emilia. I panificatori aderenti, al termine di un percorso formativo, hanno ottenuto il rilascio di materiale informativo con il logo “Pane meno sale”, che segnala la vendita di pane con minore contenuto di sale.

Ecco quali sono: https://www.alimenti-salute.it/content/pane-meno-sale-reggio-emilia

Il sale è un killer silenzioso. Stando alle statistiche, in Italia, il consumo medio giornaliero è pari a 10 grammi  (in Emilia Romagna è superiore, si avvicina ai 12 grammi) laddove il limite raccomandato dall’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) è 5 (circa un cucchiaino di caffè), quindi esattamente la metà. Un consumo eccessivo di sale determina non solo un aumento della pressione arteriosa con conseguente incremento del rischio di insorgenza di gravi patologie dell’apparato cardiovascolare correlate all’ipertensione, quali infarto del miocardio e ictus cerebrale, ma è associato anche ad altre malattie cronico-degenerative, quali i tumori dell’apparato digerente, in particolare quelli dello stomaco, l’osteoporosi e la malattia renale cronica.

I danni prodotti dall’abuso di sale e di zuccheri si verificano in parte in maniera evidente (lo sviluppo di sovrappeso o obesità), in parte in maniera silenziosa (la disfunzione endoteliale e l’incremento dei valori pressori), già a partire dall’infanzia e ciò deve indurre a contenere l’abuso dell’una e dell’altra sostanza fin dalle primissime età della vita. Si invita quindi a una responsabilità educativa condivisa in pari misura dalle famiglie e dalla scuola e si sollecita l’attenzione dell’opinione pubblica sulla diminuzione del consumo di sale e zuccheri.