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Botte alla compagna: arrestato dai carabinieri di Toano

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Dal 2015, dopo tre anni di convivenza, ha incominciato ad assumere atteggiamenti violenti, culminati con gravi minacce e condotte violente, che in una circostanza hanno causato alla donna l’inclinazione di due costole. Comportamenti vessatori e violenti per i quali, al termine delle indagini, i carabinieri della stazione di Toano hanno denunciato l’uomo, un 40enne reggiano domiciliato nel comprensorio ceramico, alla Procura reggiana per i reati di maltrattamenti e lesioni personali aggravate. La Procura, condividendo con le risultanze investigative dei carabinieri, ha chiesto e ottenuto dal gip del Tribunale di Reggio Emilia, l’applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento nei confronti della donna, una 35enne reggiana, prescrivendogli di non avvicinarsi a più di 150 metri da tutti i luoghi frequentati dalla stessa.

Provvedimento di natura cautelare che, eseguito a settembre scorso, pare non essere bastato in quanto l’uomo ha violato in maniera reiterata la misura. La Procura reggiana, condividendo con quanto segnalato dai carabinieri di Toano, ha richiesto e ottenuto dallo steso GIP l’aggravamento di quest’ultima con l’emissione dell’ordinanza di custodia in regime di arresti domiciliari, che ieri è stata eseguita dai carabinieri che hanno arrestato l’uomo.

L’uomo è accusato di reiterate condotte maltrattanti nei confronti della donna. Segnatamente già dal 2015, dopo appena tre anni di convivenza, teneva atteggiamenti vessatori, minacciandola di morte qualora avesse deciso di interrompere la relazione, inviandole gravi messaggi esplicitamente minacciosi. In più occasioni l’avrebbe picchiata con pugni e schiaffi e in una circostanza, tanto è stata la violenza, che gli ha causato l’inclinazione di 2 costole con prognosi di 20 giorni. Gravi episodi quelli denunciati dalla donna che, riscontati dai militari in forza alla stazione di Toano, avevano visto la Procura reggiana richiedere ed ottenere dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia il provvedimento di allontanamento e divieto di avvicinamento, che pare non sia bastato per contenere la sua condotta. L’uomo in questi mesi ha violato in maniera reiterata la misura, inducendo la competente Autorità Giudiziaria ad emettere un provvedimento più afflittivo, quale quello degli arresti domiciliari, che ieri è stato eseguito dai Carabinieri.