Aveva superato in modo piuttosto brillante le selezioni per un concorso pubblico che l’A.N.P.A.L – Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro aveva indetto l’anno scorso a Reggio Emilia. Peccato che la sussistenza dei requisiti per l’assunzione, in realtà, era stata falsamente attestata dal candidato grazie ad una semplice autocertificazione. L’inganno sembrava anche aver funzionato, tanto che il giovane, a luglio dello scorso anno era stato regolarmente contrattualizzato.
Le indagini svolte dai Carabinieri della Stazione di Reggio Emilia Principale, a cui è giunta la segnalazione, hanno consentito di smascherare il furbastro reggiano ora dipendente pubblico. Gli accertamenti, infatti, hanno dimostrato come il giovane, a fronte della sua attestazione con cui garantiva di non essere incorso in alcun genere di vicenda penale, in realtà qualche anno fa aveva subito una condanna per spendita di monete falsificate e per possesso di segni distintivi contraffatti, nonché è tuttora sottoposto ad altro procedimento penale per una truffa. I riscontri raccolti dagli uomini dell’Arma, sono stati quindi rimessi all’Autorità Giudiziaria reggiana, dinanzi alla quale il giovane dovrà ora rispondere anche dei reati di false dichiarazioni e falsità in atto pubblico e autocertificazione. Per lui si profila anche il licenziamento.