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Il bilancio dell’Arma reggiana: a fronte dei 16.843 delitti dell’anno precedente, il 2019 si chiude con un ulteriore -2%

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Il 2019 è stato un anno d’intenso lavoro per i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia il cui impegno nelle molteplici attività istituzionali si e’ concretizzato attraverso: 15.468 servizi di perlustrazione, che hanno visto l’impiego complessivo di 30.998 Carabinieri; 2.543 pattuglie a piedi, con l’impiego di 4.808 Carabinieri; 759 servizi di Ordine Pubblico, che hanno visto operare 1358 militari.

Identificate 123.315 persone e controllati 84571 veicoli, che, nella fase repressiva, hanno prodotto:

  • 222 arresti per vari delitti;
  • la denuncia di 2.766 persone per molteplici reati;
  • 2.543 i reati scoperti con l’identificazione dei responsabili (tra cui un omicidio, 24 rapine, 306 furti, 292 truffe e frodi informatiche, 158 reati di spaccio di stupefacenti, 29 estorsioni, 26 violenze sessuali).

Oltre all’attività preventiva e repressiva, i Carabinieri del Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Emilia sono stati impegnati in numerose attività di soccorso: 278 interventi per richieste di soccorso – alcune delle quali risolutive per salvare vite umane – con l’impiego complessivo di oltre 525 militari. Tra questi quello che ha salvato la vita ad una donna da parte di tre carabinieri di Sant’Ilario d’Enza che hanno evitato che la stessa riuscisse a gettarsi dal balcone del suo appartamento posto al quinto piano di un condominio del paese. Le gesta di questi eroici Carabinieri sono finite nel calendario storico dell’Arma dei Carabinieri del 2020 nell’apposita tavola a loro dedicata nel mese di agosto.

Intensa anche l’attività finalizzata a garantire la sicurezza nella circolazione sulle strade, con l’intervento in oltre 501 sinistri stradali. In tale ambito, risultano:

  • 84 le persone denunciate all’A.G. (in prevalenza per guida sotto in stato d’ebbrezza e sotto l’influenza di stupefacenti);
  • 2.548 le rilevate infrazioni al codice della strada
  • 338 le carte di circolazione ritirate per veicoli posti in circolazione senza la prescritta revisione;
  • 120 le patenti ritirate (in prevalenza per guida in stato d’ebbrezza);
  • 224 i veicoli sequestrati o sottoposti fermo amministrativo.

Decisa anche l’azione di contrasto al commercio abusivo ed alla contraffazione dei marchi industriali: decine le denunce operate che hanno portato, durante l’anno, anche al sequestro di migliaia di prodotti contraffatti (CD musicali, DVD, cd per Play Station, occhiali, orologi, generatori elettrici di corrente, borsette, scarpe e capi d’abbigliamento di prestigiose griffe).

Incessante e rilevante l’impegno rivolto a contrastare il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti, come documentato dai sottonotati dati di sintesi:

L’elemento di conferma nel 2019, documentato dalle indagini antidroga concluse dai Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia, è certamente la “spedizione” dello stupefacente via posta o l’acquisto di droghe sintetiche in internet attraverso il deep web ovvero quella parte di internet nascosta ai grandi motori di ricerca nella quale si trova di tutto.

Dall’inizio dell’anno, al 112 del Comando Provinciale di Reggio Emilia sono pervenute circa 200.000 richieste telefoniche, circa 550 al giorno. Di queste, 2.145 (circa 6 al giorno) per liti tra le mura domestiche (cosiddette liti in famiglia), in strada e tra vicini.

Un fenomeno in crescita quello delle litigiosità e delle violenze nelle mura domestiche che nel corso del 2019 ha visto i Carabinieri operare numerosi arresti e denunce grazie anche al maggior coraggio avuti dalle stesse vittime che hanno trovato la forza di denunciare in virtu’ delle nuove disposizioni emanate a loro favore dalle recenti disposizioni di legge del Codice Rosso. In particolare:

  • 50 persone arrestate e denunciate per atti persecutori
  • 235 persone denunciate per lesioni personali;
  • 50 denunciate per percosse;
  • 224 persone denunciate per minacce.

 

DELITTUOSITA’

Di seguito, in estrema sintesi ed in ordine cronologico, i principali fatti delittuosi del 2018 che hanno visto l’intervento risolutivo dei comandi dell’Arma della provincia reggiana:

Il 25 gennaio 2019 i Carabinieri della Stazione di Novellara hanno localizzato è sottoposto a localizzato un cascinale adibito a vera e propria fabbrica di marijuana suddivisa in reparti produttivi (coltivazione, irradiazione ed essiccazione) al cui interno i militari hanno rinvenuto circa 20 chili di marijuana, un centinaio di piante e un avveniristico impianto di areazione, irradiamento e irrigazione grazie al quale i gli ignoti imprenditori, erano riusciti a riprodurre la corretta adattabilità per l’habitat di produzione dello stupefacente. L’impianto irradiamento, areazione e irrigazione funzionava grazie alla fornitura di energia elettrica ottenuta attraverso un allaccio abusivo che da un palo dell’illuminazione pubblica giungeva ad un contatore posto a ridosso dello stabile adibito a fabbrica di marjuana. L’intero cascinale, dopo essere stato “svuotato” dell’ingente quantitativo di stupefacenti e dell’avveniristico impianto installato per la produzione di marjuana, è stato sottoposto a sequestro.

Il 28 gennaio 2019 i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Reggio Emilia hanno condotto l’operazione “Security Danger” culminata con l’esecuzione di 4 ordinanze cautelari emesse dal Tribunale di Reggio Emilia in ordine ai reati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro e false attestazione a pubblico ufficiale. I provvedimenti cautelari, sono stati emessi nei confronti di 2 titolari di altrettante importanti società di sicurezza operanti sul territorio nazionale, a cui è stato interdetto l’esercizio di attività imprenditoriali, nonché di due pregiudicati campani con base nel reggiano finiti in carcere. I carabinieri reggiani hanno accertato che i due campani, attraverso una ditta falsamente operante nel settore di “portierato”, con la complicità delle due società di sicurezza – formalmente titolari dei contratti di appalto o subappalto stipulati con gli organizzatori degli eventi -, hanno reclutato un centinaio di persone, tra le quali profughi richiedenti asilo, sbarcati in Italia dalla Libia da pochi mesi dopo essere stati salvati in mare, nonché nomadi e pregiudicati, privi di alcun titolo autorizzatorio, dotandoli a poche ore dai singoli eventi di tesserini di riconoscimento riportanti iscrizioni prefettizie della Prefettura di Napoli falsamente attestanti la pubblica certificazione di addetti alla sicurezza di cui alla L. 94/2009, su cui, solo al momento dell’inizio dell’evento musicale, incollavano le fototessere degli interessati.

Il 4 febbraio 2019 i carabinieri delle Stazioni di Correggio e Bagnolo in Piano nell’ambito di autonome indagini coordinate dalla Procura reggiana, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 2 campani ritenuti responsabili della rapina a mano armata compiuta il 18 aprile 2018 ai danni filiale di Bagnolo in Piano del Credit Agricole.

Il 10 febbraio 2019 i Carabinieri della Stazione di Cadelbosco Sopra e del Nucleo Operativo di Guastalla hanno arrestato per il reato di tentata estorsione 3 fratelli calabresi. I tre fratelli hanno tenuto sotto tensione per due settimane ristoratori e pizzaioli di Reggio Emilia e provincia con richieste estorsive precedute da biglietti minacciosi dattiloscritti e seguite da esplosioni di pistola all’indirizzo delle attività commerciali. Sei colpi contro la porta a vetri della Pizzeria La Perla a Cadelbosco Sopra la notte tra il 31gennaio e il primo febbraio, cinque colpi contro l’ampia vetrata della Pizzeria Piedigrotta 3 in via Emilia Ospizio a Reggio Emilia, la notte tra il 6 e il 7 febbraio, poi gli avvertimenti con tanto di pizzino attaccati alla porta (in analogia a quanto avvenuto per la Perla e il Piedigrotta 3) ad altre due pizzerie di Reggio Emilia: Piedigrotta 2 e Paprika.

Il 30 marzo 2019 i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Reggio Emilia nell’ambito di autonome indagini coordinate dalla Procura reggiana, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 2 foggiani ritenuti responsabili della rapina a mano armata compiuta il 24 agosto 2018 ai danni filiale di Bibbiano del Credito Emiliano.

Il 15 aprile 2019 i Carabinieri della Compagnia di Reggio Emilia hanno arrestato l’autore dell’omicidio di un 61enne reggiano, freddato con un colpo di pistola alla testa mentre si trovava in un bar della razione Rondinara di Scandiano, identificato in un 58enne di Baiso finito in carcere con l’accusa di omicidio.

Il 18 aprile 2019 i Carabinieri della Stazione di Novellara hanno localizzato è sottoposto a sequestro un cascinale adibito a vera e propria fabbrica di marijuana suddivisa in reparti produttivi (coltivazione, irradiazione ed essiccazione) al cui interno i militari hanno rinvenuto un migliaio di piante di marijuana e un avveniristico impianto di areazione, irradiamento e irrigazione grazie al quale un cittadino cinese, arrestato con l’accusa di coltivazione e produzione di sostanze stupefacenti, era riuscito a riprodurre la corretta adattabilità per l’habitat di produzione dello stupefacente. L’intero cascinale, dopo essere stato “svuotato” dell’ingente quantitativo di stupefacenti e dell’avveniristico impianto installato per la produzione di marjuana, è stato sottoposto a sequestro.

Il 20 aprile 2019 i militari della Stazione di Poviglio hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari a carico di un 19enne abitante a Castelnovo Sopra identificato dai Carabinieri di Poviglio quale responsabile del reato di tentato omicidio commesso all’interno del circolo Kaleidos di Poviglio ai danni di un 23enne del paese.

Il 27 giugno 2019 i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Reggio Emilia, sotto il costante coordinamento della Procura Reggiana – Pubblico Ministero Dott.ssa Valentina Salvi – hanno condotto l’operazione “Angeli e Demoni”, con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di politici, medici, assistenti sociali e liberi professionisti accusati di aver messo in piedi un illecito e redditizio sistema di “gestione minori”. I destinatari della misura cautelare sono accusati, a vario titolo, di frode processuale, depistaggio, abuso d’ufficio, maltrattamenti su minori, lesioni gravissime, falso in atto pubblico, violenza privata, tentata estorsione, peculato d’uso.

Il 16 luglio 2019 i carabinieri della stazione di Correggio in collaborazione con i colleghi della Stazione Forestale di Reggio Emilia hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Reggio Emilia due donne, titolari di un allevamento di chihuahua della provincia di Brescia, responsabili in concorso dei reati di detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze, esercizio abusivo di una professione e frode nell’esercizio del commercio. Le indagate avevano messo in piedi un sistema che garantiva l’importazione degli animali che, dopo la falsificazione della documentazione e l’apposizione di microchip illecitamente detenuti, venivano rivenduti assicurando così ingenti guadagni. Nel corso delle perquisizioni, eseguite nella sede legale dell’allevamento e in altri luoghi nella disponibilità delle due indagate, sono stati sequestrati 56 cani chihuahua, 150 pergamene pedigree di cui 3 già abbinate a microchip non inoculato, numerose confezioni di farmaci ad uso ospedaliero, presidi medico-chirurgici, materiali per medicazione e materiale sanitario per la pulizia, passaporti rilasciati da autorità straniere a favore di cani non presenti nell’allevamento, libretti veterinari associati ad animali non presenti, libretti veterinari in bianco ed anche un blocco di carta intestata “Servizio Sanitario Regionale Emilia Romagna – Azienda Unità Sanitaria Locale di Modena”, usato verosimilmente per la falsificazione di certificazioni.

Il 19 agosto 2019 i Carabinieri della Compagnia di Reggio Emilia, dopo 10 giorni di latitanza dall’efferato omicidio di una barista a Reggio Emilia, hanno arrestato l’autore identificato in un 34enne cittadino marocchino senza fissa dimora. Il ricercato, stretto dalla morsa dei controlli dei carabinieri e della polizia nel capoluogo cittadino, si è presentato spontaneamente alla caserma dei Carabinieri di Reggio Emilia venendo arrestato con l’accusa di omicidio.

Il 9 novembre 2019 i Carabinieri della Compagnia di Reggio Emilia, hanno identificato e denunciato per omicidio stradale un 50enne reggiano risultato essere il conducente del SUV datosi alla fuga dopo aver travolto, in via della Canalina di Reggio Emilia, un 87enne reggiano deceduto a seguito delle gravi lesioni riportate nell’investimento.

Il 17 dicembre 2019 i Carabinieri della Compagnia di Guastalla hanno localizzato è sottoposto a sequestro un cascinale adibito a vera e propria fabbrica di marijuana suddivisa in reparti produttivi (coltivazione, irradiazione ed essiccazione) al cui interno i militari hanno rinvenuto oltre 1.200 piante di marijuana e un avveniristico impianto di areazione, irradiamento e irrigazione grazie al quale un cittadino cinese, arrestato con l’accusa di coltivazione e produzione di sostanze stupefacenti, era riuscito a riprodurre la corretta adattabilità per l’habitat di produzione dello stupefacente. L’intero cascinale, dopo essere stato “svuotato” dell’ingente quantitativo di stupefacenti e dell’avveniristico impianto installato per la produzione di marjuana, è stato sottoposto a sequestro.

Un anno, quello che si appresta a concludersi, contrassegnato anche dall’ignobile e vile condotta di taluni malviventi dediti alle truffe agli anziani. Al riguardo, grazie all’incessante campagna informativa di sensibilizzazione portata avanti anche nel 2019 dai Carabinieri di tutta la provincia di Reggio Emilia (sensibilizzazioni durante le messe, incontri promossi dai Carabinieri con gli anziani dei vari paesi, spot televisivi ed articoli stampa, ecc…) ed ai reiterati inviti a diffidare degli estranei, chiamando immediatamente il 112, possono essere considerati molto soddisfacenti i risultati ottenuti (una cinquantina quelle sventate). Nel senso, è stata determinante anche l’iniziativa adottata da Comando Provinciale dei Carabinieri con la Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla, che ha prodotto l’avvio di un’ulteriore, intensa e capillare attività di prevenzione finalizzata a far giungere le preziose informazioni nelle case dei più deboli. Tutti i Sacerdoti in forza alla diocesi reggiana, d’intesa con i Comandanti delle Stazioni Carabinieri della Provincia, hanno diramato il messaggio di allerta a tutti gli anziani affinché l’informazione preventiva giungesse in tutte le case. L’omelia, ad esempio, è stata l’occasione per allertare i fedeli sui rischi che si corrono ad aprire la porta a sconosciuti che cercano di carpire la fiducia degli anziani per spogliarli dei loro pochi averi. Arma e Chiesa, quindi, in campo contro i “vigliacchi” che non esitano a esercitare vere e proprie aggressioni psicologiche nei confronti dei più deboli, pur di sottrarre loro i pochi risparmi di una vita, spesso condotta in solitudine. Si è in sintesi “costruito” un fronte preventivo – senza precedenti – per cercare di arginare questo spregevole reato, ferme restando le attività investigative che hanno già permesso di acquisire inequivocabili elementi di responsabilità penali, attualmente all’esame dell’A.G. reggiana.

Nel corso del 2019, innumerevoli anche gli inseguimenti operati dai carabinieri reggiani nei confronti di malviventi sorpresi a rubare: ingente la refurtiva recuperata, il cui valore stimato è di oltre 1.000.000 di euro, sottratta alla malavita e restituita ai derubati. Attività preventiva agevolata dai “nuovi strumenti” fortemente voluti dall’Arma, in virtù del principio della sicurezza partecipata, quali il cd. protocollo di vicinato e le telecamere intelligenti dei presidi comunali, veri punto forza del contrasto preventivo alla criminalità predatoria.

Un 2019 significativo e di intenso lavoro, per i carabinieri reggiani, ulteriormente “impreziosito” dal recente accorpamento dei Carabinieri Forestali che, oltre a garantire maggiore capillarità sul territorio, hanno aumentato le competenze e le specificità nella tutela dell’ambiente, del territorio e delle acque, nonché nella sicurezza e dei controlli nel settore agroalimentare. Un esempio per tutti sicuramente è stata la recente attività di controlli alla 80° Fiera Ornitologica Internazionale di Reggio Emilia che ha visto la denuncia di 13 persone per i reati di contraffazione ed uso abusivo di pubblici sigilli, illecita detenzione e commercio di avifauna protetta, ricettazione, frode in commercio, acquisto di cose di sospetta provenienza, abusivo esercizio di professione, commercio di medicinali guasti o imperfetti e resistenza a pubblico ufficiale nonché il sequestro di 235 uccelli e 487 confezioni di farmaci veterinari.

Un anno quello che si appresta a chiudersi che verrà ricordato da tutti i Carabinieri reggiani per l’importante visita da parte del loro Comandante il Generale di Corpo d’Armata Giovanni Nistri che il 10 ottobre ha dedicato l’intera giornata ai “suoi” Carabinieri reggiani per esprime la sua personale gratitudine per l’attività svolta e i risultati ottenuti dai Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia.

Il 2019 ha visto anche il rinnovo al vertice del Reparto Operativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Reggio Emilia con l’assunzione del comando da parte del Ten. Col. Stefano Bove.