Simone Ghiaroni presenta, domani – martedì 17 dicembre – alle 18 presso la Libreria Incontri di Sassuolo “Il disegno selvaggio”. Un’antropologia del grafismo infantile (Meltemi editore).
Come comunicano i bambini con i loro disegni? Come li usano? Che rapporto c’è tra disegni infantili e arte adulta? Cosa ci rivelano sul rapporto tra essere umani e immagini?
Questioni interessanti per tutti che saranno oggetto della presentazione del libro di Simone Ghiaroni, Il disegno selvaggio. Un’antropologia del grafismo infantile (Meltemi editore, Milano), in programma domani alle ore 18 presso la Libreria Incontri di Sassuolo. A discuterne con l’autore ci sarà l’artista modenese Fabrizio Loschi. Al termine della presentazione verrà offerto un aperitivo.
Un antropologo studia sul campo una strana tribù: i bambini di una scuola dell’infanzia. In particolare, cerca di capire come questi utilizzino spontaneamente e per i propri scopi uno strumento di comunicazione a loro congeniale, il disegno. Evitando estetiche primitiviste e valutazioni psicologico-cognitive, l’analisi fa emergere, con uno sguardo relativista, come i bambini attraverso il disegno agiscano in modalità peculiari, con precise intenzioni, nel loro mondo sociale: comunicare la propria identità, mettersi in relazione con il contesto, dare vita a giochi che nascono nell’immagine, negoziare e stabilire relazioni sociali. Per cogliere quindi il significato di un disegno è necessario valutarne le condizioni di produzione e comprenderne l’uso all’interno del gruppo.
In questo testo, si propone una selezione di strumenti interpretativi per analizzare la complessità e il significato del disegno infantile colto nel suo stato “selvaggio”.
Simone Ghiaroni insegna discipline etno-antropologiche all’Università di Modena e Reggio Emilia e all’Accademia Militare di Modena. Ha conseguito il dottorato di ricerca in Antropologia, storia e teoria della cultura presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. È stato ricercatore presso il Laboratoire d’Anthropologie Sociale del Collège bde France a Parigi con una borsa di studio della Fondation Fyssen.