Sono partiti per il secondo anno consecutivo i Progetti del Club dell’Alternanza promossi da Confindustria Emilia e dalle imprese associate aderenti al Club in collaborazione con gli Istituti Tecnici del territorio modenese: Fermo Corni di Modena, Leonardo Da Vinci di Carpi e Primo Levi di Vignola.
Un progetto condiviso e apprezzato come dimostra il fatto che, nonostante la riduzione da 400 a 150 del numero di ore obbligatorie che gli studenti dovranno svolgere negli ultimi tre anni del loro corso di studi, disposta dalla legge di Bilancio 2019 per i percorsi di alternanza scuola lavoro ridenominati percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCOT), i tre Istituti modenesi hanno confermato di mettere a disposizione dei PCTO più ore rispetto a quelle dovute.
Oltre che a Modena i progetti di PCTO di Confindustria Emilia sono attuati anche in 5 Istituti Tecnici in provincia di Bologna (Aldini Valeriani e Belluzzi Fioravanti nel capoluogo felsineo, Francesco Alberghetti a Imola, Giordano Bruno a Budrio e Montessori Da Vinci a Porretta Terme) e al Copernico-Carpeggiani di Ferrara.
IL PROGETTO: Il progetto di Confindustria Emilia prevede che le imprese che aderiscono al Club dell’Alternanza affianchino gli studenti delle classi terze nella realizzazione di attività che si svolgono per lo più a scuola: vengono organizzate testimonianze aziendali, moduli formativi su competenze trasversali, seminari su temi specifici tenuti dagli stessi imprenditori e da manager d’azienda. Inoltre, nel corso dell’anno scolastico, in collaborazione con l’Associazione, sono organizzati corsi di formazione sulla sicurezza a rischio alto. Nel corso del quarto e quinto anno gli studenti sono invece ospitati in stage presso le imprese già conosciute nel corso del terzo anno.
STUDENTI COINVOLTI: Circa 250 è il numero complessivo di studenti delle classi terze dei tre istituti modenesi coinvolti nel progetto durante l’anno scolastico 2019/20. In particolare, si tratta dei ragazzi dell’indirizzo meccatronico del Tecnico Fermo Corni, di informatica, elettronica e meccatronica del Leonardo Da Vinci e della meccatronica del Primo Levi. Per gli studenti delle quarte, con maggiori competenze tecniche acquisite in aula, dopo la somministrazione di seminari specifici che affrontano anche le corrette modalità di comportamento negli ambienti lavorativi, è previsto lo stage presso le aziende. Proprio grazie alla disponibilità espressa dalle imprese partner, le classi quarte della meccatronica del Tecnico Corni lavoreranno alla realizzazione di una cella di manipolazione, guidati, ovviamente, dagli specialisti che le stesse aziende metteranno a disposizione durante l’anno scolastico.
AZIENDE: Fanno parte del Club dell’Alternanza e hanno già confermato la collaborazione per l’anno scolastico 2019-20 aziende del territorio modenese quali Annovi Reberberi, Atlantic Fluid Tech, Caprari, Carbopress, CBM, Centro Alesatura, CMP, C.M.S., CRP Meccanica, Easysnap, Emilbronzo 2000, Federal Mogul Powertrain Italy, MD Microdetectors, Oilsafe, PM, Rossi, Salami, SIR, Sitma, Smc Consulting, Tellure Rota e Union.
“Le attività PCTO legate al progetto Scuola e Territorio, realizzate in collaborazione con Confindustria Emilia, si diversificano in base alla classe. Nelle classi terze, gli studenti sperimentano una simulazione aziendale che prevede la sospensione delle lezioni curriculari per due settimane, durante le quali ogni classe crea una propria ‘azienda’, anche sulla base di appositi seminari di carattere giuridico-economico effettuati dalle aziende madrine in collaborazione con i docenti della classe. Al termine le aziende madrine assistono alla presentazione da parte degli studenti del prodotto e/o dell’azienda creata”, evidenzia Marcello Miselli, dirigente scolastico dell’Istituto Tecnico Industriale Leonardo Da Vinci di Carpi.
“Dallo scorso anno l’Istituto Superiore Corni Sezione Tecnica ha realizzato percorsi di alternanza scuola lavoro in collaborazione con Confindustria Emilia. Il progetto prevede l’intervento di numerose aziende del territorio che accolgono gli studenti in realtà produttive molto avanzate a livello tecnologico. Le cosiddette ‘aziende madrine’ formano i ragazzi nel lungo periodo (classi terze, quarte e quinte) consentendo il progressivo consolidamento di conoscenze e competenze tecniche e facilitando l’ingresso nel mondo del lavoro”, sottolinea Francesca Giuliani, dirigente scolastico dell’IIS Fermo Corni di Modena.
“Tra i vari progetti organizzati dal nostro istituto nell’ambito dei PCTO, di particolare rilievo ‘Scuola e territorio: la scelta che rifarei’, in collaborazione con Confindustria Emilia. In coerenza con la ridefinizione dei PCTO e con le nuove Linee Guida, il progetto ha inteso implementare negli studenti le competenze trasversali, fondamentali per un ingresso efficace nel mondo del lavoro. Infatti, il progetto ha previsto corsi di inglese con docente madrelingua e ‘minimaster’ di robotica, fondamentali per lo sviluppo delle competenze in lingua straniera e delle competenze digitali. È importante segnalare che i corsi, rivolti a studenti delle classi seconde, hanno contribuito a stimolare la capacità di orientamento e di autovalutazione, anche al fine di individuare PCTO mirati e personalizzati da sviluppare nel triennio”, dichiara Stefania Giovanetti, dirigente scolastico dell’IIS Primo Levi.