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HUB di via Mattei, oggi l’incontro in Città metropolitana

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foto: Dire

Si è tenuto oggi in Città metropolitana di Bologna il quarto incontro del tavolo istituzionale relativo alla situazione dell’HUB di via Mattei, il primo avviato nel mese di giugno 2019 a seguito dell’annuncio da parte della Prefettura della chiusura del Centro di accoglienza e il conseguente trasferimento del personale dipendente e dei migranti.

Tavolo istituzionale composto dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, Usb e Adl Cobas, dalle società Consorzio Arcolaio, Mondo Donna, Lai-Momo dai rappresentanti di Confcooperative, Legacoop e Alleanza delle Cooperative e delle istituzioni Comune di Bologna rappresentato dagli Assessori Marco Lombardo e Giuliano Barigazzi e della Città metropolitana di Bologna rappresentata da Giuseppe De Biasi.

Il confronto ha portato le parti oggi presenti a condividere una valutazione positiva del lavoro del tavolo sul tema occupazionale che ha visto una riduzione degli esuberi dichiarati da oltre un centinaio a poche unità e a rappresentare una condivisa preoccupazione sull’impatto della normativa sull’accoglienza diffusa rispetto al tema della protezione umanitaria, esplicitando che le Istituzioni su questo punto hanno agito tempestivamente con una interlocuzione al Ministero dell’Interno.

Le Parti continuano a ribadire la netta contrarietà ai Decreti Sicurezza e, in attesa di interventi legislativi strutturali orientati al loro ritiro, chiedono un intervento immediato che permetta la proroga dell’attuale sistema fino al giugno del 2020.

Le stesse parti infine condividono l’opportunità di coinvolgere la Regione Emilia-Romagna per valutare percorsi di riqualificazione del personale impiegato nell’accoglienza.

Si valuta positivamente anche l’intervento rispetto agli esuberi dichiarati dalla cooperativa Lai Momo, scesi da 17 a meno di 5, che saranno oggetto di confronto tra le parti a stretto giro a livello aziendale.

Il tavolo istituzionale rimarrà aperto per il monitoraggio sul tema dell’accoglienza diffusa riconvocandosi entro il mese di gennaio 2020.