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Castelnovo Monti, ai domiciliari per estorsione usa i social per comunicare: per lui si aprono le porte del carcere

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Agli arresti domiciliari per estorsione, con divieto di parlare con persone diverse da quelle con cui abitava, ha disatteso tale prescrizione come accertato dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Castelnovo Monti, che hanno verificato l’utilizzo dei social (Facebook, Instagram e Messenger) da parte dell’uomo – un 28enne reggiano – per comunicare con parenti ed amici. Tali condotte illecite accertate, hanno visto i militari segnalare il tutto alla Procura reggiana che, condividendo con le risultanze investigative, ha chiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia un provvedimento di aggravamento della misura che questa mattina è stato eseguito dai carabinieri che hanno condotto l’uomo in carcere.

I fatti che vedono coinvolto il 28enne erano stati portati alla luce dai Carabinieri del Nucleo Operativo di Castelnovo Monti a cui si era rivolta la vittima dell’estorsione, un reggiano di 40 anni. Questi aveva intrattenuto una relazione extraconiugale con una donna reggiana (tra l’altro indagata nel procedimento per il reato di concorso in estorsione) terminata nell’agosto del 2015. Alla fine dell’anno scorso però l’ex amante l’aveva contattato sul suo profilo social chiedendogli il numero di telefono che aveva perso. Nella stessa giornata un uomo, dichiarando di essere il fidanzato della sua ex amante, lo minacciava di riferire tutto alla moglie. Tra febbraio e luglio dello scorso anno il malcapitato, aderendo alle richieste estorsive del suo aguzzino, ha sborsato in tutto oltre 35.000 euro in contanti. Le indagini dei carabinieri aveva consentito di ricostruire i fatti, ravvisando a carico della coppia elementi di colpevolezza per concorso nel reato di estorsione. Ben più grave la posizione del 28enne tanto che la Procura reggiana, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri, chiedeva ed otteneva dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia un ordinanza di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari che l’uomo ha disatteso finendo ora in carcere.