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Micromobilità elettrica, a Formigine parte la sperimentazione per i monopattini

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Parte a Formigine la sperimentazione sulla micromobilità elettrica, resa possibile dal decreto 162/2019 del Ministero delle infrastrutture. A Formigine si potrà quindi a breve iniziare a circolare con monopattini elettrici nelle forme e modi previsti dagli atti: è stata infatti approvata ieri la delibera di giunta che istituisce il periodo di sperimentazione (massimo 24 mesi, fino al 27 luglio 2021), a seguito della quale sarà emanata nei prossimi giorni anche l’ordinanza di Polizia Locale che disciplinerà la realizzazione della specifica segnaletica stradale verticale e orizzontale e conterrà le indicazioni precise sulle località e sui percorsi autorizzati (aree pedonali, percorsi pedonali e ciclabili, piste ciclopedonali in sede propria e corsia riservata, zone 30 e strade con limite minore di 30 km/h).

I veicoli autorizzati in questa prima fase – come anticipato – saranno per ora i monopattini elettrici, che per circolare in sede pubblica dovranno essere dotati di luci e di regolatore di velocità (è infatti previsto il limite massimo di 20 km/h sulle piste ciclopedonali e di 6 km/h nelle aree pedonali). Per condurre i monopattini è prevista la maggiore età oppure la titolarità di patente AM (che è rilasciata ai maggiori di 14 anni). Non appena saranno terminate le installazioni della segnaletica partirà una campagna informativa ad hoc per mettere al corrente la cittadinanza di questa nuova opportunità. La sperimentazione verrà come previsto comunicata anche al ministero, al quale – entro tre mesi dalla sua fine – sarà oggetto anche verso il ministero stesso di apposita rendicontazione.

“Abbiamo voluto cogliere appena possibile anche questa nuova opportunità prevista dalle norme – afferma Giulia Bosi, assessore a Formigine Città sostenibile 2030 – perchè già dall’approvazione del PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) abbiamo programmato di investire in nuove e sostenibili forme di spostamento dei cittadini: in particolare questa sperimentazione va incontro ai giovani, fra cui si stanno affermando con successo modelli di comportamento alternativi all’uso dell’auto privata”.