Un grande patto per la rinascita dell’area del Distretto ceramico, perché gli otto comuni dell’Unione (da Frassinoro a Maranello) si muovano uniti per un nuovo modello di sviluppo Per questo motivo, su proposta di Lapam Confartigianato della Zona di Sassuolo, i sindaci degli otto comuni hanno incontrato i vertici dell’associazione, con l’intento di coinvolgere i soggetti economici (in particolare associazioni datoriali e sindacati dei lavoratori) in un tavolo unico di discussione.
All’incontro erano presenti i sindaci di Formigine, Maria Costi, Maranello, Luigi Zironi, Fiorano, Francesco Tosi, Prignano, Mauro Fantini, Montefiorino, Maurizio Paladini, Palagano, Fabio Braglia e Frassinoro, Oreste Capelli, oltre all’assessore alle attività produttive del Comune di Sassuolo, Massimo Malagoli, in rappresentanza del sindaco di Sassuolo Gianfrancesco Menani impossibilitato a partecipare. Per Lapam c’erano il Presidente Generale, Gilberto Luppi, quello della Zona di Sassuolo, Ianez Rinaldi oltre al segretario di Zona, Sauro Simonini e ai responsabili sindacali e delle varie sedi sul territorio.
Lapam ha rivolto questo appello ai sindaci, all’Unione dei Comuni, alle altre associazioni datoriali, ai sindacati dei lavoratori, e la risposta dei primi cittadini è stata pronta, tanto che l’incontro è stato proficuo e caratterizzato da un clima di grande collaborazione. Il Presidente dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico, Francesco Tosi, provvederà a convocare un tavolo istituzionale con tutti i soggetti interessati a un nuovo patto per il futuro del territorio, Lapam dal canto proprio si farà carico anche di un’azione che coinvolga le altre realtà associative anche a livello regionale e nazionale per supportare le comunità locali.
L’obiettivo condiviso, al di là delle azioni specifiche che naturalmente non sono state discusse e saranno lasciate al tavolo con tutti gli interlocutori coinvolti, essendo questo solo un innesco, è il rilancio della zona a partire da una forte assunzione di consapevolezza. Ideare e siglare un patto attraverso l’istituzione di un tavolo permanente possono risultare strumenti utili per fare un lavoro sicuramente faticoso ma, proficuo: ripensare insieme lo sviluppo del territorio.