E’ accaduto ieri mattina quando i Carabinieri di Carpi, dopo alcune verifiche, hanno deciso di irrompere all’interno di una abitazione in una frazione della città. All’interno della casa, abitata da un 51enne del posto e dall’anziana madre, i militari si sono trovati di fronte ad una vera e propria catena di produzione di marijuana; oltre alle lampade e ai sistemi di irrigazione per la coltivazione della canapa, però, l’uomo aveva accatastato – sistemandoli meticolosamente all’interno di una ventina di grossi barattoli di vetro – circa 17 chilogrammi di marijuana, prodotto dell’ultima, recente coltivazione.
“Volevo produrci olio terapeutico”, si è giustificato l’improvvisato farmacista. In effetti, tra l’enorme quantità di stupefacente sequestrato, i carabinieri hanno anche rinvenuto un barattolino contenente qualche millilitro di olio di hashish, realisticamente prodotto attraverso un processo chimico proprio utilizzando parte delle infiorescenze della canapa da cui è stata prodotta la marijuana rinvenuta ma che, altrettanto verosimilmente, sarebbe stato semplicemente immesso nel mercato clandestino della città.